Serve più di un miliardo di euro per mettere in sicurezza le scuole toscane

Dalla Regione 224.000 euro per il recupero del Fedi Fermi di Pistoia. Rapolano: 30 candeline per l’asilo nido comunale “Jacopo Benedetti”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 settembre 2018 23:45
Serve più di un miliardo di euro per mettere in sicurezza le scuole toscane

FIRENZE – Un miliardo e cento milioni di euro: è questo il fabbisogno economico per l'adeguamento e la messa in sicurezza degli edifici scolastici esistenti in Toscana. Il dato è stato citato dall'assessore regionale all'istruzione e formazione, Cristina Grieco, che oggi è stata prima a Pistoia, dove la Regione ha finanziato un intervento di recupero e adeguamento dell'Itts Fedi Fermi, poi è intervenuta al seminario nazionale su "Scuola e Costituzione" promosso a Firenze da Ministero dell'istruzione università e ricerca.

"La scuola – ha detto l'assessore Grieco nel suo indirizzo di saluto – deve rappresentare il luogo dell'accoglienza e dell'ospitalità perchè è un elemento essenziale per la crescita di cittadini consapevoli e responsabili. E questa crescita deve avvenire prima di tutto in sicurezza, all'interno di strutture adeguate. E' per questo che come Regione, grazie alle segnalazioni da parte delle Province, abbiamo presentato al Ministero un Programma che prevede 516 interventi in altrettanti plessi scolastici di ogni ordine e grado, sui circa 2.600 esistenti in Toscana.

Per attuarlo servirebbero ben 1,1 miliardi di euro che noi abbiamo richiesto nell'ambito del Piano triennale 2018 – 2020 per concorrere alla concessione dei mutui della Bei, la Banca europea degli investimenti. Ribadiamo qui la richiesta che come Regioni abbiamo già presentato nella Conferenza unificata del 6 settembre di un impegno economico straordinario sul tema dell'edilizia scolastica ". Cristina Grieco, che ha richiamato l'articolo 34 della Costituzione laddove afferma che "la scuola è aperta a tutti" e della necessità di rendere davvero effettivo questo diritto, anche predisponendo plessi adeguati e sicuri. "Ma tutti – ha quindi concluso l'assessore – abbiamo la necessità di ripensare i nostri diritti e doveri alla luce della nostra carta costituzionale, costruendo una cultura fondata sui valori democratici e sul rispetto reciproco.

Quindi, come afferma l'articolo 3, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali, a partire dai tanti minori non accompagnati che giungono in Italia a causa della fame e delle guerre che affliggono i loro Paesi e che noi abbiamo il dovere di accogliere garantendo loro un'istruzione". E, citando un proverbio africano, ha affermato che "per educare un bambino ci vuole un intero villaggio e quel villaggio è tutta la nostra comunità".

E' di 224.000 euro il finanziamento deliberato dalla Regione Toscana in favore della Provincia di Pistoia, che sovrintenderà ai lavori, destinati al recupero dell'Istituto tecnico e tecnologico statale Fedi-Fermi di Pistoia. Lo ha annunciato questa mattina presso la sede dell'Itts l'assessore regionale all'istruzione e formazione, Cristina Grieco, che è stata ricevuta dal dirigente scolastico Paolo Bernardi e ha incontrato un gruppo di studenti dell'istituto. L'Itts Fedi Fermi sarà quindi interessato da interventi per complessivi 340.000 euro, 224.000 (il 65,9%) a carico della Regione e 116.000 (il 34,1%) finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.

Serviranno al completo rifacimento delle facciate, dalle quali in vari punti si sono staccati pezzi di intonaco e di cemento, e al recupero di sei laboratori, attualmente non utilizzabili perchè inagibili. Saranno stabilizzate anche alcune compartimentazioni interne antincendio e impemeabilizzate alcune delle coperture piane. Un intervento che, secondo il dirigente scolastico, dovrebbe finalmente mettere in sicurezza l'intero plesso di via dei Panconi. Secondo l'assessore Grieco quella di Pistoia è una delle province con la situazione peggiore sul fronte del patrimonio edilizio scolastico.

L'Amministrazione provinciale ha trasmesso alla Regione un Piano che contiene altri 14 progetti di investimenti su altrettanti edifici scolastici per un fabbisogno finanziario complessivo di 78,5 milioni di euro. All'incontro hanno preso parte anche la consigliera provinciale delegata alla gestione del patrimonio scolastico, Marzia Niccoli, i consiglieri regionali Marco Niccolai e Massimo Baldi e il rappresentante della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Al termine dell'incontro all'interno dell'ITTS Fedi Fermi, l'assessore Grieco ha incontrato una rappresentanza della Federazione degli studenti di Pistoia e ha messo la sua firma sulla petizione "Salvate le scuole di Pistoia" che la Federazione ha indirizzato al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro della Pubblica Istruzione con la quale chiedono che il Governo finanzi tutti i 15 progetti di rifacimento del patrimonio scolastico pistoiese.

La petizione, online su change.org da circa 10 giorni, al momento ha già superato le 4.700 adesioni.

L’asilo nido comunale “Jacopo Benedetti” di Rapolano Terme compie trenta anni e si prepara a festeggiare il suo compleanno con un pomeriggio aperto a tutti. L’appuntamento è in programma domani, venerdì 28 settembre, a partire dalle ore 16.30 negli spazi in via Bologna, con i piccoli ospiti di oggi e di ieri, molti dei quali nel frattempo hanno cambiato ruolo e sono diventati genitori. Il compleanno, organizzato dall’amministrazione comunale e dalla Cooperativa sociale Koinè, che gestisce la struttura dal 2015, vedrà la partecipazione di Emiliano Spanu, sindaco di Rapolano Terme, Paolo Peruzzi, direttore generale della Cooperativa sociale Koinè e Marzio Cresci, coordinatore della Conferenza per l’istruzione e l’educazione della Zona Senese. Oggi L’asilo nido comunale ‘Jacopo Benedetti’ mette a disposizione 58 posti, di cui 34 sono convenzionati e a tariffa contenuta grazie alla gestione introdotta nel 2015.

Nella struttura lavorano due educatrici, un coordinatore e un assistente della Cooperativa sociale Koinè e due educatrici e una cuoca dipendenti comunali.

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