Una richiesta supportata anche da una raccolta firme in rete. Ed è proprio in rete che si legge che tale apertura delle biblioteche avverrebbe con il supporto delle associazioni di volontariato.
L'unione sindacale di base accoglie così la notizia: "Ancora una volta si parla di volontariato per servizi culturali. Ancora una volta la professionalità dei bibliotecari sembra essere elemento accessorio di cui si può fare a meno per tenere aperte le biblioteche. Ancora una volta la politica cerca consensi attraverso proposte che sembrano interessanti per i cittadini, ma che nascondono il baratro in cui versano le biblioteche: problemi di sicurezza, problemi di controllo degli appalti, penalizzazione dei lavoratori in appalto".
"Il Consiglio Comunale non alza un dito per lo stato in cui versano le grandi biblioteche statali della città, che da anni sono in agonia, ma si vagliano proposte di apertura tutti i giorni a tutte le ore per le biblioteche di quartiere, per fare in modo che a Firenze si viva come in Erasmus. Ancora una volta l'uso di parole appetibili, che fungono da richiamo ad un semplice di consenso: nelle maggiori città europee le biblioteche non sono aperte a tutte le ore tutti i giorni, perché una cosa è una biblioteca, una cosa è un'aula studio.
Una cosa sono i servizi bibliotecari, altra sono i servizi che spettano di diritto agli studenti, come quello di avere un luogo in cui studiare.Gli orari delle biblioteche comunali di Firenze sono già molto estesi: la biblioteca delle Oblate è aperta dal martedì al sabato fino alle 24, la biblioteca Canova dell'Isolotto per due giorni a settimana è aperta fino alle 23. Questa flessibilità grava sulle spalle dei bibliotecari in appalto, costretti ad estenuanti turni spezzati e a orari difficili. Che la politica, cerchi, quantomeno, di pensare a tutti i soggetti interessati. L'apertura oltre orario delle biblioteche con il sostegno delle associazioni di volontariato è lesiva della dignità del lavoro e della professionalità dei bibliotecari".