Manifestazione a Firenze con presidio finale in piazza Duomo davanti alla Presidenza della Regione Toscana dove interverranno le associazioni presenti sul territorio: MCE, CIDI, Proteo Fare Sapere,ARCI, ANPI, Legambiente, Libera, Tavolo Regionale per la difesa della scuola statale, Rete degli studenti, SIM, insegnanti precari (ANDE) e genitori ( “L'infanzia non si appalta”)."La scuola di Renzi non è buona perché :
1) nessuna equa soluzione al precariato2) modello di scuola conflittuale e non più partecipativo3) personale ATA assente : sorveglianza e pulizia a rischio4) pochi posti in più per tanta qualità in meno5) opportunità formative non garantite in modo equo" a firma FLC CGIL CISL Scuola UIL Scuola SNALS Confsal GILDA-Unams.Martedì 28 aprile, dalle ore 17, torna in Piazza Signoria la colorata protesta del comitato genitori L’infanzia non si appalta per un allegro picnic: canzoni, giochi, laboratori creativi e una grande merenda per dire no alla decisione del sindaco Nardella e della vicesindaca Giachi di appaltare l'orario pomeridiano delle scuole dell’infanzia comunali.
“Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare per il futuro dei bambini, per la qualità del lavoro e dei servizi, per Firenze e per il bene comune" è l'appello dei genitori.
Come confermato dall’ultimo incontro dei rappresentanti di plesso con l'Assessora Giachi, lo scorso 22 aprile, il capitolato d’appalto per il prossimo anno è già stato scritto. Con delibera del 10 aprile, inoltre, è stato votato il piano occupazionale per le nuove assunzioni: solo 7 di queste riguardano le scuole dell’infanzia comunale, a fronte di un pensionamento di 65 insegnanti. La decisione procede ma il sindaco Nardella continua a ignorare la protesta delle famiglie.
“Ormai è chiaro che la scelta è solo politica e che non c'è alcun ostacolo che non sia la mera volontà della Giunta. Troviamo dunque vergognosa la mancanza di ascolto che l'Amministrazione porta avanti con protervia, arroccandosi su posizioni sempre più indifendibili che non rappresentano la cittadinanza” denunciano i genitori. "Per altro tra i contratti delle cooperative non esiste il profilo dell'insegnante, ma solo quello dell'educatore, quindi giuridicamente il pomeriggio non sarà scuola. Le dichiarazioni dell’Assessora, comparse ieri in un articolo sulla Nazione Firenze, ci appaiono inaccettabili e suonano quanto mai inopportune.
Si parla di un appalto dietro il quale ci sarebbe un ben preciso modello di scuola integrata, che garantirà un servizio flessibile che sia anche in grado di crescere nel tempo. Si accenna alla volontà di statalizzare le scuole comunali, ma sono anni che a Firenze sentiamo parlare di passaggio allo stato delle scuole dell’infanzia. Abbiamo proposto noi questo argomento fin dal nostro primo incontro con l’Assessora Giachi, quindi pensiamo che la lettera da lei scritta ieri al Ministro Giannini sarebbe dovuta partire molto tempo prima " ci tiene a sottolineare il Comitato, che ribadisce con forza che i due terzi dei genitori non hanno firmato un modulo con la clausola relativa all’esternalizzazione e che quindi hanno dato il loro assenso a un servizio uguale a quello dell'anno in corso.
Alla protesta del Comitato si sono uniti negli ultimi giorni anche educatori e genitori dei nidi comunali, dopo la notizia dell’affidamento ai privati, dal prossimo settembre, delle gestioni degli asili Baloo e Farfalla.
Il pic nic sarà anche un'occasione per rispondere alla censura di striscioni, cartelli, semplici comunicazioni del comitato dei genitori, imposta dalla Direzione istruzione in quanto messa in atto da 'soggetti esterni alla scuola'.
I genitori chiamano quindi in causa direttamente l'Amministrazione su una scelta che giudicano eticamente insostenibile: "Una decisione tutta politica che non tutela bambine e bambini; non coinvolge le famiglie, né rispetta la trasparenza e il diritto di informazione; che creerà lavoro sottopagato, precarizzato, privo di diritti, in un settore delicato e cruciale: così si compromette la scuola dell’infanzia e si impoverisce gravemente l'intera città".
Per saperne di più e offrire aiuto alla protesta è possibile visitare il sito www.linfanzianonsiappalta.it e la pagina FB L’infanzia non si appalta.