Firenze– Questo pomeriggio la manifestazione “Priorità alla Scuola” ha portato in piazza Santissima Annunziata a Firenze studenti, genitori e insegnanti.
“Sono stato in piazza a sostenere le istanze della scuola. Assistiamo ad una gestione dilettantistica della scuola, un ministro inadeguato che non dà certezze neanche sulla riapertura a settembre. Hanno negato l’istruzione ai nostri figli, hanno negato il normale percorso didattico. I ragazzi hanno perso troppi mesi di scuola, nonostante gli sforzi chiesti agli insegnanti in che modo i nostri ragazzi colmeranno questo enorme vuoto? –si domanda il Consigliere regionale Paolo Marcheschi- Un Paese che non investe nella scuola non investe sul futuro, il Governo di Sinistra non è riuscito a dare soluzione ad alcun problema, in Europa la maggior parte degli altri Paesi hanno riaperto le scuole già da tempo”.
“Abbiamo bisogno della riapertura delle scuole, dei centri estivi e degli asili nido pur sapendo che esistono rischi che dovremo cercare di ridurre al minimo. Anche se non potremo mai azzerarli. Del resto quando abbiamo riaperto le fabbriche, i ristoranti, i bar non abbiamo mai pensato di farlo a rischio zero: perché dovremo pretenderlo per l’infanzia?” Ad affermarlo è il consigliere regionale di Toscana a Sinistra e pediatra Paolo Sarti che è intervenuto oggi alla manifestazione, insieme al candidato presidente della Regione Tommaso Fattori.
“Se la scuola fosse stata un’azienda come Fiat-FCA, l’avrebbero già riaperta. In un paese civile l’istruzione è un diritto e la scuola è una priorità. Per poter riaprire le scuole in sicurezza a settembre servono più spazi e più insegnanti. Il governo deve trovare le risorse necessarie per far sì che le scuole siano aperte, funzionanti, sicure, accoglienti”. È quanto ha detto Tommaso Fattori, candidato presidente della Regione per Toscana a Sinistra “La didattica a distanza è una soluzione d’emergenza e non può in alcun modo sostituire la didattica in presenza.
Ci sono ancora troppe differenze sociali e territoriali nell’accesso alle tecnologie e c’è il fatto non secondario che la scuola è essenzialmente socialità e relazioni, non mera trasmissione di nozioni. In Consiglio regionale ce la metteremo tutta per favorire una riapertura delle scuole toscane in sicurezza”, ha aggiunto Fattori, secondo il quale, "questa crisi avrebbe dovuto insegnarci che è necessario potenziare servizi pubblici fondamentali come la sanità e l’istruzione ma purtroppo a settembre le scuole rischiano di essere esattamente quelle di adesso: stesso organico, stesse strutture, niente spazi né docenti in più".
"Dopo l’estate, a sei mesi dallo scoppio della pandemia, non si potrà certo sostenere di essere stati colti alla sprovvista e di non aver avuto il tempo per elaborare e finanziare un piano di riapertura in sicurezza degli istituti scolastici”.