Dalla mezzanotte, proseguendo per le successive 48 ore, inizia lo sciopero nazionale già proclamato dalle organizzazioni di categoria dei gestori delle aree di servizio autostradali.Adiconsum nell'avvisare i propri iscritti ricorda che lo sciopero è attuato contro "Aumenti di pedaggi, tariffe, prezzi dei carburanti, royalty" e che "I sindacati informano di aver presentato ricorso al Tar del Lazio per impugnare l’Atto di indirizzo dei ministri Lupi e Guidi" .
Giovanni D'Agata, presidente dello Sportello dei Diritti ricorda che "Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio promuovono l'iniziativa, che fa seguito a quella già effettuata il 4 e 5 marzo scorso, e viene attuata a sostegno della vertenza aperta dalla categoria "contro i privilegi e le rendite di posizione assicurate ai concessionari autostradali e per ottenere l'abbattimento dei prezzi dei carburanti"." "Lo sciopero è di quelli che possono mettere in ginocchio la circolazione su strade e autostrade - sottolinea D'Agata - Le tre sigle hanno infatti proclamato un'agitazione molto articolata con la chiusura di tutti gli impianti self service, con relativo oscuramento dei prezzi "scontati" ad essi collegati e dell'insegna della compagnia.
Per una vera e propria dichiarazione di guerra, dunque, che i gestori intendono recapitare in primo luogo alle compagnie che, "forti del vincolo di fornitura in esclusiva, continuano ad imporre unilateralmente ed arbitrariamente prezzi con tutta evidenza fuori mercato e comunque molto più alti" di quelli delle no-logo o di quelli vicini ai supermercati, "che pure vengono riforniti dalle medesime compagnie petrolifere"."