È stato proclamato uno sciopero nazionale per l'intera giornata di venerdì 17 novembre 2023, indetto da Unione Sindacale di Base (Usb), Cgil Fp, Uil Pa, Uil Fpl e Nursind indirizzato a tutte le categorie di dipendenti del Pubblico Impiego, comparto e dirigenza.
Come previsto dalla normativa vigente, saranno comunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali previsti per il settore della Sanità e, per quanto riguarda le attività connesse all’assistenza diretta ai degenti, sarà data priorità alle emergenze e alla cura dei malati più gravi e non dimissibili. A tal proposito ricordiamo che i “servizi minimi essenziali” comprendono:
- il Pronto Soccorso e servizi afferenti legati a problematiche non-differibili della salute dei cittadini ricoverati (turni dei reparti) e non. Di conseguenza anche il personale tecnico per la preparazione dei pasti e degli altri servizi di base;
- servizi di assistenza domiciliare;
- attività di prevenzione urgente (alimenti, bevande, etc..);
- vigilanza veterinaria;
- attività di protezione civile;
- attività connesse funzionalità centrali termoidrauliche e impianti tecnologici.
“Per ora dal Governo Meloni vedo grande consapevolezza, molto realismo e lo stanziamento di 3 miliardi di euro in più per il 2024 e di 4 miliardi per il 2025. Se poi la devo dire tutta aggiungo anche che servono certamente risorse in più per la sanità pubblica che è la priorità delle priorità, ma servono anche modelli di governo della sanità più contemporanei capaci di dare risposte meno burocratiche e di apparato, mettendo il privato convenzionato sempre più nelle condizioni di dare supporto al pubblico e risposte ai cittadini. Anche di questo parleremo ai prossimi Stati generali della Sanità aretina previsti per venerdì 25 novembre” interviene la vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti.