Firenze 29 luglio 2020 - Migliaia di ingressi registrati in meno di un mese, a testimonianza della passione che San Lorenzo continua a suscitare in pubblico sempre vasto e interessato; per la precisione dal 29 giugno, giorno della riapertura post lock-down, gli ingressi hanno superato quota settemila. Il quadro è fornito dal presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Paolo Padoin che, in scadenza di mandato, annuncia anche una novità.
“Da agosto sarà a disposizione dei visitatori una moderna e innovativa App che spiegherà le meraviglie custodite nel nostro complesso, non soltanto dal punto di vista artistico, ma anche sotto l’aspetto religioso – annuncia Padoin -. I testi, a cura di Mons. Marco Domenico Viola e della storica dell’arte Monica Bietti, sono tradotti in sette lingue. L'App è stata realizzata dalla società MyWoWo di Milano. Cerchiamo di contribuire alla ripresa dell'attività economica e sociale della zona e del centro cittadino, valorizzando il complesso mediceo-laurenziano quale polo di attrazione religiosa, artistica e turistica”.
In vista della festività di San Lorenzo e della conclusione del mandato, Padoin traccia un bilancio del lavoro svolto dal consiglio nel triennio 2017/20
“Fin dall'inizio del mandato abbiamo puntato a valorizzare sempre più l'enorme valenza artistica, religiosa e culturale del complesso mediceo laurenziano, con lavori di ristrutturazione e soprattutto recupero di locali e di opere d'arte custodite negli spazi di nostra competenza – sottolinea Padoin -. La conclusione del restauro dei pulpiti di Donatello, a cura dell'Opificio delle Pietre Dure, l'archivio parrocchiale rinnovato, la ristrutturazione dei locali al piano terra destinati a associazioni e organismi che operano nel sociale, il nuovo Bookshop, il restauro del Chiostro medievale, il recupero di gran parte dei sotterranei e della Compagnia delle Stimmate, i lavori per la messa in sicurezza e il recupero funzionale del Campanile della Basilica, curati dalla Soprintendenza, con un rilevante contributo finanziario dell'Opera, l'accordo con il Museo della Specola per ospitare una parte delle loro collezioni, costituiscono solo una parte di quanto fatto in questi tre anni.
Abbiamo assicurato la sicurezza del complesso, installando 15 telecamere all'interno del Chiostro e dei locali, e cinque esterne, che guardano piazza San Lorenzo, collegate alla sala operativa dei Vigili urbani, contribuendo in tal modo a una migliore sicurezza del quartiere”.