Festa del Santo patrono d'Italia festeggiata il 4 ottobre quest'anno non più all'interno della Basilica di Santa Croce, ma sul sagrato della storica piazza Fiorentina, ad annunciarlo P. Guardiano e Rettore della Basilica, Padre Antonio Di Marcantonio e il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci.
Un 4 ottobre del tutto nuovo, diverso, che la comunità' francescana e il Quartiere 1 hanno scelto di rendere visibile a tutti, con una rappresentazione teatral-musicale per animare la giornata.
Appuntamento alle ore 20:00 sul sagrato della Basilica di Santa Croce per ascoltare i Fioretti di San Francesco interpretati dagli attori della Compagnia delle Seggiole e musicati dell'Ensemble "Nubilo et sereno" di Legamidarte, composto da docenti del Liceo Musicale Dante.
Saranno anche eseguite Laudi dell’Ensamble “Aptatur Musicha” con Antonio Bambini – Antonio Sechi - Francesco Tognelli
"Leggeremo i Fioretti, ma in una versione teatralizzata, è un recital sull'umanesimo di Francesco, con esecuzioni di brani medievali e popolari”, spiega Sabrina Tinalli della Compagnia delle Seggiole, che sarà' in scena con Marcello Allegrini, Luca Marras e Massimo Manconi.
Anche la parte musicale, con brani composti per la figura del Santo di Assisi, aggiunge Marco Papeschi, violinista "è pensata per rappresentare Francesco prima che divenisse Santo".
La serata sarà ad ingresso gratuito
"Più ci rendiamo conto del distacco che si crea tra la storia della Basilica di Santa Croce, il suo significato spirituale e civile, la sua importanza nella storia di Firenze e i numerosissimi turisti che qui giungono ignari e inconsapevoli - precisa Padre Antonio - più si capisce lo sforzo enorme che serve per colmare questo vuoto e la necessità di far conoscere Francesco soprattutto ai giovani".
Oggi, dove il mondo in generale, e l’Europa in particolare, attraversano momenti di inaudita barbarie, la testimonianza di una figura straordinaria e di altissima spiritualità come quella di San Francesco, può diventare la strada per una riflessione profonda sulle nostre radici e sulla nostra storia, civile e cristiana.