Rossi: "Andrò in Tunisia e Algeria"

La solidarietà toscana ai tunisini vittima del terrorismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2015 18:40
Rossi:

FIRENZE– Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi visiterà nelle prossime settimane Tunisia e Algeria. Sarà una missione per rafforzare la cooperazione già in corso con i due paesi e per dare un contributo concreto alla battaglia contro il terrorismo. Lo annuncia lo stesso presidente in un articolo pubblicato oggi sull'Huffington Post all'indomani dell'ondata di attentati che hanno segnato di sangue il mondo. "Il tempo è scaduto", scrive Rossi e l'Europa "deve uscire dall'angolo dell'ipocrisia e del disimpegno diplomatico e militare". L'Italia, sottolinea il presidente, ha per ragioni storiche e geografiche, grandi responsabilità e "tocca a noi richiamare la comunità internazionale ai suoi obblighi dinanzi a enormi genocidi e violazioni di diritti umani". La Toscana è terra di pace, scrive ancora Rossi, e farà la sua parte per contribuire alla coesione tra Europa e Africa.

Non più tardi di quindici giorni fa una delegazione toscana si è recata in Tunisia, proprio a Sousse. A guida della Regione, ha visto la presenza anche della rappresentanza della CGIL Toscana, nell'ambito del progetto EGREJOB. Ricordando la cordiale accoglienza con cui i partner del progetto sono stati ricevuti dalle autorità del Governatorato di Sousse, dai loro colleghi tunisini e l'amichevole ospitalità, mostrata nello svolgersi del progetto, la CGIL Toscana esprime alla giovane democrazia tunisina e alle sue organizzazioni sociali la piena solidarietà e il sostegno necessario per impedire che - in un momento così difficile per il Paese mediterraneo - vengano messi in discussione i positivi esiti raggiunti con la stagione della Primavera araba. E' ferma convinzione della CGIL Toscana che le istituzioni e le organizzazioni sociali del nostro Paese debbano mettere in atto tutte le misure necessarie a fermare l'escalation di violenza terroristica per garantire all'Europa e ai Paesi del Mediterraneo un futuro di pace e di progresso civile e sociale nella cooperazione economica, scientifica e culturale contro i tentativi barbari di destabilizzazione

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