Il 22 agosto sia la giornata nazionale del ristoratore. E' la proposta dell'associazione 'Ristoratori Toscana' che lunedì promuove un'iniziativa di protesta in piazza del Duomo. Dalle 10 appuntamento sotto la sede della Regione Toscana per ricordare il collega scomparso e per denunciare l'insufficienza di aiuti per il settore della ristorazione.
“Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni - spiega Pasquale Naccari, portavoce del gruppo Ristoratori Toscana -, da mesi denunciamo le difficoltà che ci ritroviamo a vivere tutti quotidianamente. Fino ad oggi nessuno ci ha ascoltati. Nessun aiuto è arrivato, se non il fondo perduto e solo per un mese, anche se i giorni di chiusura sono stati molti di più. E non siamo i soli a non aver avuto sostegni: tutto il commercio, ambulanti, tassisti, partite Iva”. “Chiediamo di indebitarci da marzo – prosegue Naccari – e non ci viene concesso il credito, nonostante la maggior parte delle aziende sia solida e sana. Chiediamo interventi sul credito e sulle locazioni, tema completamente trascurato che oggi è diventato la spada di Damocle di ogni proprietario che sta decidendo, nella maggioranza dei casi, o di non riaprire o di chiudere definitivamente”.
Al termine del sit-in i Ristoratori Toscana annunceranno le prossime iniziative a tutela della categoria e di tutti gli imprenditori che si sentono abbandonati.
"In qualità di consigliere regionale e vicepresidente dell'Assemblea toscana, chiedo che la Regione conceda un contributo straordinario per la vedova e i figli del ristoratore fiorentino che si è tolto la vita l'altro giorno. E' un gesto di solidarietà concreta che non possiamo non fare nei confronti di una famiglia che sta vivendo una situazione drammatica, e di grande dolore. Sarebbe, oltretutto, un segno tangibile di vicinanza delle Istituzioni a una delle categorie maggiormente colpite dalla crisi innescata dal Covid".
Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia). "Nel 2018 - ricorda Stella - la Regione Toscana stanziò 40.000 euro per la vedova di Idy Diene, il cittadino senegalese ucciso da un folle a colpi di pistola a Firenze il 5 marzo di quell'anno. Nel 2017 vennero erogati 40.000 euro sia per il brigadiere Giuseppe Giangrande che per Gianmichele Gangale, entrambi vittime di atti criminali.
Noi chiediamo la stessa cifra per i familiari del ristoratore, un uomo lasciato solo come tanti imprenditori e commercianti in un momento economicamente difficile per tutti. Con questi soldi si potrebbe costituire un fondo per le borse di studio dei figli. Attendiamo fiduciosi da tutte le forze politiche una risposta positiva a questa mia proposta".
“Comprendiamo le difficoltà cui sono andati incontro i ristoratori a causa del lockdown ma non accettiamo le affermazioni totalmente errate diffuse a mezzo stampa da alcuni rappresentanti dell’associazione Ristoratori di Toscana”. Sono molte le inesattezze che compongono la nota relativa agli incrementi supposti e all’importo dovuto relativo al 2019. A replicare puntualmente ai contenuti del comunicato è l’assessore al Bilancio e ai Tributi.
“L’affermazione dell’aumento del 20 per cento sulla tariffa Tari non ha alcun fondamento. La variazione tariffaria relativa al 2019 sul 2018 per la categoria 22, ovvero ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub, si è limitata al 3 per cento sommando parte fissa e parte variabile. Ricordiamo che, come previsto dal regolamento, l’importo complessivo dell’acconto è pari al 70 per cento della tassa dovuta nell’anno precedente. Altra inesattezza è la media annua di tributo da pagare su un locale di 140 metri quadri, indicata nell’articolo.
La realtà è ben diversa da quella dipinta: effettuando la stessa simulazione, ovvero moltiplicando l’aliquota Tari del 2019 per 140 metri quadrati, si ottiene un importo che è circa la metà degli 8000 euro indicati”.
Al fine di supportare gli operatori economici del territorio l’amministrazione comunale è intervenuta posticipando i termini delle scadenze previste, articolate in tre rate (16 settembre 2020, 16 novembre 2020 e saldo al 31 dicembre 2020), ed è impegnata a definire le agevolazioni dedicate alle categorie in questione.
“La nostra intenzione – precisa l’assessore – è quella di permettere alle attività, maggiormente colpite dagli effetti della crisi economica che ha aggravato quella sanitaria, di far fronte alle difficoltà attraverso un’agevolazione di cui stiamo definendo l’entità da attribuire entro la rata a saldo del 31 dicembre 2020”. L’amministrazione comunale precisa che le tariffe Tari relative al 2020 saranno definite, come da normativa prevista, entro il 30 settembre 2020. Già dal mese di maggio erano state adottate alcune misure a favore della categoria in aggiunta alle disposizioni stabilite dal governo nel Decreto Rilancio, contenente "Misure urgenti in materia di salute e sostegno al lavoro e all'economia nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19".
“Abbiamo applicato una riduzione della tassa sull'occupazione permanente per le imprese di pubblico esercizio nella misura pari al 90% rispetto al tributo applicato per l'anno 2019 - rimarca - rimborsando tempestivamente chi aveva già pagato in parte o per intero la propria quota”. Il Comune resta a disposizione dei ristoratori per eventuali incontri e richieste di chiarimenti e informazione. "Non ci siamo mai sottratti - conclude l'assessore - anzi abbiamo stimolato a più riprese occasioni di confronto, soprattutto durante il periodo del lockdown con i ristoratori e in generale le categorie economiche per individuare insieme soluzioni e forme di supporto che rispondano alle esigenze contingenti e agevolino la loro attività.
Continueremo ad accogliere ogni possibile dialogo purché basato su un contatto diretto, serio e basato su dati certi e documentati. Stiamo definendo iniziative e strumenti di supporto rivolti a tutto il mondo economico del nostro territorio".