La Corte di Cassazione, con l'ordinanza 26 febbraio 2024 n. 5074, ha sottolineato alcuni principi in tema di risarcimento del danno da immissioni rumorose. In particolare, la Corte di cassazione ha osservato che la presenza di immissioni tali da essere intollerabili per la normale conduzione della vita produce un automatico riconoscimento del risarcimento del danno.
"Alla luce di queste considerazioni, il superamento dei limiti di rumore stabiliti dalle leggi e dai regolamenti che disciplinano le attività produttive è illecito, in quanto pregiudicando la quiete pubblica, e a maggior ragione ove avvengano nell’ambito della proprietà del vicino, devono, per ciò solo, considerarsi intollerabili ai sensi e per gli effetti dell’articolo 844 del Codice civile e pertanto, illecite sotto il profilo civilistico, producendo in capo al proprietario danneggiato un diritto ad inibire tali immissioni ed ottenere un risarcimento automatico del danno" commenta Smeralda Cappetti, legale consulente dell'Associazione Diritti Utenti e Consumatori.