Ripulito il sottopasso delle Cure: in campo l'assistenza ai fragili

Intervenute Polizia municipale e Alia. In campo équipe multiprofessionale. Il caso del libraio apprezzato dai residenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2024 18:25
Ripulito il sottopasso delle Cure: in campo l'assistenza ai fragili

E’ stato sgomberato e ripulito questa mattina il sottopasso delle Cure con un intervento di Polizia municipale e Alia per ripristinare le condizioni igienico sanitarie. Proseguono intanto gli interventi integrati per dare continuità ai percorsi di assistenza alle persone fragili nel sottopasso delle Cure, che costituisce uno dei luoghi maggiormente attenzionati in stretta collaborazione tra Società della salute, Servizi sociali e polizia municipale del Comune di Firenze e unità di strada, sia del volontariato che del privato sociale.

“Abbiamo liberato e ripulito il sottopasso delle Cure, anche su richiesta del presidente del Quartiere Michele Pierguidi, con un intervento congiunto della Polizia municipale e di Alia che ringrazio per la professionalità - ha detto l’assessore alla Sicurezza Andrea Giorgio -. Le condizioni igieniche riscontrate rendevano necessario un intervento di questo tipo, mentre proseguono i percorsi di assistenza alle persone. Per quanto riguarda la situazione di Marco “il libraio” del sottopasso, a stretto giro porteremo in giunta una delibera per assegnargli uno spazio fuori dal sottopasso dove grazie a un percorso con un’associazione potrà svolgere la sua attività apprezzata dagli abitanti delle Cure”.

“Gli interventi si basano su un approccio integrato incentrato sulle esperienze dell’équipe multiprofessionale - ha detto l’assessore al Welfare Nicola Paulesu - che nell’ambito delle gravi condizioni di emarginazione adulta interviene per costruire percorsi di accesso e di cura per le persone fragili, oltre il sistema delle emergenze. Si tratta di interventi che vedono la partecipazione della Società della salute di Firenze, dei servizi sociali, della polizia municipale e delle unità di strada. In stretta collaborazione con l’assessore Giorgio, l'obiettivo è dare continuità a percorsi assistenziali complessi, partendo direttamente dal monitoraggio costante dei luoghi dove i bisogni emergono”.

Nello specifico del sottopasso delle Cure, durante l’inverno, ogni sera, un’unità di strada del volontariato effettua il passaggio dal sottopasso per portare supporto a coloro che rifiutano l’accoglienza all’interno delle strutture, distribuendo coperte, generi di prima necessità e quanto altro necessario. In caso di richieste di accoglienza, le persone vengono accompagnate direttamente nelle strutture predisposte per l’accoglienza invernale o all’Albergo popolare. Durante l’estate prosegue il monitoraggio del volontariato e rimane costante l’attività del privato sociale. Le persone che rimangono nel sottopasso sono persone che rifiutano l’accoglienza nelle strutture. 

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi, Capogruppo Sinistra Progetto Comune e Lorenzo Palandri, Sinistra Progetto Comune al Quartiere 2"Ancora una volta la povertà a Firenze non trova alternative tra carità e repressione.Sottopasso delle cure: una pulizia straordinaria che porta a gettare via materassi, giacigli e materiali di chi quotidianamente cerca un equilibrio con il resto del tessuto urbano. Nei fatti, uno sgombero, che però non risolve alcune situazioni concrete. La segnalazione è arrivata da Lady Radio, confermata da alcune presenze sul posto e dalla verifica fatta direttamente.I servizi di accoglienza per persone senza dimora sono importanti, ma non si può pensare che da soli possano risolvere tutti i problemi, dato che tante persone preferiscono non usufruirne.Ci sono tante storie diverse sul territorio.

Lo sanno ovviamente gli uffici, il personale (dell’Ente e in appalto) e la cittadinanza. Non sembra che da questa consapevolezza nasca una politica adeguata.Da questo episodio può partire un tavolo multidisciplinare, in cui coinvolgere Società della Salute e Università degli Studi di Firenze, magari anche Regione Toscana, con progetti su cui chiedere anche copertura economica, perché sappiamo quanto stiano aumentando diseguaglianze, precarietà e fragilità, soprattutto nei maggiori centri urbani dove il rischio di marginalità cresce visibilmente.Prima si costruiscono soluzioni condivise, poi si agisce.

In questo caso ci risulta che si sia ripetuto uno schema astratto. Intervento di pulizia, che ha lasciato un'area disinfettata e con molta acqua, con soluzioni meccaniche che non risolveranno la situazione, se non per la vendita di libri usati, unica nota positiva.Se ci sbagliamo, se tutto questo è stato già fatto e il problema è solo l'assenza di condivisione politica di informazioni, sottovalutando l'impatto che il sociale ha, meglio”.

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