Ieri 30 giugno il sindaco di Firenze Dario Nardella ha annunciato il suo rimpasto di giunta. La delega alla Cultura è affidata alla vicesindaca Alessia Bettini. Due nuovi ingressi: Maria Federica Giuliani e Andrea Giorgio. Alessandro Martini rimane in squadra con un nuovo incarico in Città Metropolitana per seguire il progetto strategico della Grande Firenze, argomento che aveva già seguito come assessore comunale. La nuova composizione della giunta vede per la prima volta più donne (6) che uomini (4).
Ecco alcune reazioni politiche.
"I rimpasti di Giunta non sono una novità. E neppure che spesso siano figlie di logiche interne ai partiti che sostengono le Giunte. La novità - sottolineano i consiglieri di Fratelli d'Italia Alessandro Draghi e Jacopo Cellai - è che non si era mai sentito un Sindaco dichiarare apertamente e senza fronzoli di aver rimpastato per “valorizzare le diverse sensibilità politiche del PD in sintonia con la strategia del suo segretario nazionale“ anteponendo le logiche di partito a quelle amministrative.
Alla faccia del merito: sarebbe stato decisamente meglio leggere che l’assessore Giorgio è stato scelto per le proprie competenze. Pensavamo avesse in mente una persona conosciuta e affermata nel campo della cultura e invece la delega è stata affidata a un già esponente della Giunta Alessia Bettini che non conosciamo in questa veste. Fa piacere l’inserimento in Giunta di un esponente del Consiglio quale Federica Giuliani, a cui facciamo i nostri auguri come li facciamo ad Alessandro Martini per il proseguo del suo operato".
“La Giunta di Palazzo Vecchio si rinforza con l’ingresso di Maria Federica Giuliani ed Andrea Giorgio e con la ridistribuzione delle deleghe. Come gruppo PD – spiega il capogruppo Nicola Armentano – siamo convinti che le scelte annunciate dal Sindaco Nardella, unite ad una riorganizzazione generale della macchina comunale, sono nuova linfa per il lavoro di governo dei prossimi due anni.
Sono decisioni sempre difficili, per chiunque. Quelle fatte dal Sindaco ci soddisfano particolarmente perché sono scelte che, ancora una volta, valorizzano il lavoro del gruppo consiliare del Partito Democratico. Ed è un ulteriore elemento di stimolo per tutti i consiglieri. Anche questa volta il sindaco Dario Nardella ha ben saputo ponderare, con scelte sagge, i nuovi ingressi in giunta.
Ci troveremo di fronte a sfide importanti – prosegue Armentano – con i fondi del PNRR da gestire ed i tanti progetti da portare in fondo prima della fine della legislatura. Giunta e Consiglio si ritroveranno, nei prossimi due anni, a dover prendere decisioni importanti per il futuro della città e di tutto il territorio.
Desidero ringraziare Alessandro Martini che si è sempre rapportato in maniera corretta e puntuale con il Consiglio comunale: a lui l’augurio di un proficuo lavoro in Città Metropolitana col progetto sulla Grande Firenze”.
“Perché venire in aula a raccontare quanto già riferito alla stampa con qualche giorno di anticipo?
Inoltre – aggiungono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – si cambia anche la vicepresidenza del Consiglio comunale, senza aver preso minimamente in considerazione il luogo della conferenza capigruppo.Rimaniamo sempre più perplessi dal modo di intendere il suo ruolo del Sindaco: non è una novità, lo abbiamo detto più volte in aula.L’ultima è stata qualche giorno fa, quando è venuto a presentare la legge di iniziativa popolare. Che non coinvolge il Salone de’ Dugento, ritenuto evidentemente una cornice adatta per il lancio mediatico dei contenuti del testo.Quel giorno il Sindaco ci ha detto: “Se vengo non va bene, se non vengo non va bene, decidetevi”.
Se deve venire disconoscendo il ruolo del Consiglio, per comunicazioni unidirezionali, effettivamente non troverà mai il nostro plauso.Prendiamo atto delle novità – continuano i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – e aspettiamo di capire meglio alcuni dettagli. La cultura subisce il terzo stravolgimento in tre anni. L’ambiente cambia di mano, mentre siamo nel pieno di una fortissima crisi climatica. Le tante partite aperte dall’assessore al patrimonio non abitativo vedranno garantita la continuità di gestioni difficili?Insomma, ci sono tanti nodi che sarebbe stato bello poter discutere.
Che comprendono – concludono Palagi e Bundu – anche le scelte di organizzazione della parte tecnica.Lo faremo lunedì. A visibilità mediatica della Giunta consumata.Contenta la maggioranza a farsi trattare così...”.