"Da 75 giorni il popolo iraniano è in lotta e sta subendo una repressione sanguinosa. Oltre 500 persone sono morte e oltre 50 minori , la vittima più piccola aveva 7 anni. Tutti con una unica speranza nel cuore: libertà. Chi dona la vita per la libertà è la persona più innamorata della vita".
È la voce delle due donne iraniane che salgono sul palco della Pergola davanti a una platea gremita in occasione dell'iniziativa "Iran, la libertà sotto il velo. Riflessioni dalla Fallaci a oggi".
A introdurre l manifestazione, il presidente Eugenio Giani. Guidato da Cristina Manetti, l'incontro sul palco con i giornalisti Maria Elena Viola, direttrice di Donna Moderna, Tiziana Ferrario e Maurizio Belpietro, direttore di Panorama e La Verità.
"Oggi testimoniamo da questo teatro – ha dettoEugenio Giani - la nostra solidarietà alle donne iraniane e alla loro rivoluzione: è un momento cruciale di questa rassegna della Toscana delle Donne. Si è sviluppato un movimento largo e forte in Iran dopo l’uccisione della giovane Mahsa Amini, colpevole di non portare correttamente l'hijab, una mobilitazione che, con il simbolo della ciocca di capelli, sta coinvolgendo l'intera comunità iraniana. Le piazze si stanno riempiendo anche di giovani e operai, tutti contro l'oppressione di un sistema teocratico di cui specialmente le donne sono vittime e sono loro, le donne iraniane, che stanno dando un segnale fortissimo di come in quella nazione così importante nel mondo, l'antica Persia, dal 1979 ci siano oppressione e violenza”.
Giani ha poi ricordato la giornata del 25 novembre: "una giornata - ha sottolineato - che segna un momento di riflessione e che chiama a raccolta contro tutti i femminicidi del mondo. Quest'anno con questa settimana portiamo sotto i riflettori la questione della parità di genere, del ruolo della donna nella società in tutte le declinazioni che questo significa. Raccoglieremo le indicazioni che da tutti questi incontri e dibattiti verranno perché la Regione possa agire con leggi e misure concrete".
"Il messaggio di Oriana Fallaci - ha detto Cristina Manetti, capo di gabinetto del presidente Giani - è sempre attuale e in una settimana interamente dedicata alle donne vogliamo dare voce anche alle donne iraniane, per quello che sta succedendo adesso, partendo dalla riflessione di una grande toscana autrice di quella straordinaria intervista fatta a Komeini nel '79. Sono passati più di 40 anni da quando le donne iraniane si riversarono nelle piazze, le stesse piazze nelle quali ancora oggi scendono a protestare. Il mondo è cambiato, anche le donne sono cambiate, eppure qualcosa non ha subito lo stesso processo se ancora le donne chiedono libertà. Vogliamo capire, apriamo una finestra su quel mondo per approfondire, riflettere e sicuramente vogliamo essere solidali con quella battaglia"
Tiziana Ferrario si dichiara molto colpita dalle proteste in Iran che vanno avanti da due mesi, a cui si sono aggiunti gli uomini: “E’ qualcosa che va al di là della semplice protesta”. Manca un po’ di attenzione da parte del mondo occidentale, “ed è un vero peccato perché questo è un grido di libertà”.
“L’appuntamento alla Pergola è un momento importante perché si parla di diritti, ma su questi temi si dovrebbe fare molto di più. Di certo non fermarsi al 25 novembre, la giornata dedicata alla lotta contro la violenza alle donne”. Inevitabile il richiamo a Oriana Fallaci e alla celebre intervista che la giornalista fece a Khomeini, al termine della quale si tolse provocatoriamente il velo. “Molte cose sono cambiate nel mondo del giornalismo rispetto a quei tempi, alcune donne sono arrivate ai vertici, ma a prendere le decisioni sono soprattutto gli uomini”. Dalla Fallaci però “c’è da imparare molto: è stata determinata e con un grande senso di dignità. Le sue interviste ci insegnano a fare le domande, quelle che non sempre oggi i giornalisti fanno ai politici”.
Rispondendo ad una domanda sui mondiali in Qatar, Ferrario ha risposto che “bisognerebbe andare in Qatar a giocare in pallone, ma anche sollevare in modo serio il problema dei diritti”.
La lotta ‘quasi dimenticata’ delle ragazze e dei ragazzi in Iran è giustamente protagonista alla Pergola. Maurizio Belpietro saluta un’iniziativa che “dà voce a chi in questo momento in Italia e nel mondo non è rappresentato da nessuno”. Nei giorni cupi dei fatti cronaca che riguardano Saman Abbas, parlare di Oriana Fallaci è anche l’occasione “per ricordare la sposa bambina – definita un pacco con le gambe - raccontata dalla grande giornalista nel libro Il sesso inutile, da lei stessa vista in un viaggio in Pakistan”.
"Tra due giorni celebriamo la giornata contro la violenza di genere che colpisce le donne di tutto il mondo - ha detto Maria Elena Viola, direttrice di Donna Moderna - vediamo però dalle donne iraniane che quando le donne smettono di stare in silenzio e alzano la voce, qualcosa si muove. Loro lo stanno facendo, denunciano anche nel loro piccolo condizioni di sottomissione, e stanno dando vita a una rivoluzione che sta coinvolgendo anche gli uomini, un fatto importante. Tutto questo incarna un simbolo che racconta l'oppressione di un paese. Sarebbe interessante che una rivolta di questo tipo coinvolgesse tutti coloro che vivono in quel paese, non solo le donne. Perché il tema della violenza di genere non è un tema solo femminile ma riguarda tutti e sarebbe giusto che tutti lo combattessero".
L'attirce Isabella Ferrari ha poi letto alcuni brani tratti dalle opere della giornalista conservate nell'Archivio Oriana Fallaci.
Una mostra alla Biblioteca della Toscana Fino al 25 novembre 2022 la Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo ospiterà una piccola mostra di documenti tratti dal Fondo Oriana Fallaci a cura dell'Archivio storico del Consiglio regionale della Toscana e della Biblioteca della Toscana. La mostra è visitabile presso la Biblioteca della Toscana Pietro Leopoldo, Palazzo Cerretani, Piazza dell'Unità italiana, 1 Firenze. (Orari: lunedì e venerdì: 9-13; martedì, mercoledì e giovedì: 9-17). La mostra è solo un assaggio della ricca documentazione presente nel Fondo e si articola in 4 pannelli espositivi dove sono stati selezionati alcuni documenti legati al tema della libertà delle donne e del medioriente.
Per informazioni: biblioteca@consiglio.regione.toscana.it e archivio@consiglio.regione.toscana.it