Firenze, 26 febbraio 2021 – Terminati i lavori di ristrutturazione a seguito dell’evento criminoso di ottobre scorso, ha riaperto oggi l’ufficio postale di Sambuca Val di Pesa. Il servizio è stato riattivato alla presenza del sindaco David Baroncelli, del direttore della filiale Vito Antonio Giannotti e di Paolo Pinzani, responsabile Relazioni istituzionali macro area Centro Nord Poste Italiane.
Nella ristrutturazione della sede, caratterizzata dall’eliminazione delle barriere tra personale e clientela, particolare attenzione è stata riservata alla sicurezza con la quasi totale eliminazione del contante dai banconi grazie a dispensatori di denaro a tempo, il monitoraggio continuo della sala al pubblico attraverso centri di controllo remoti e telecamere, la totale visibilità dall’esterno con vetrine più ampie e trasparenti e l’ingresso con porta blindata antisfondamento. L’intera struttura è priva di barriere architettoniche.
L’ufficio postale di via Papa Giovanni XXIII 20 soddisfa così, in un ambiente confortevole e attrezzato, tutte le richieste della clientela sia per i servizi postali sia per quelli finanziari. Invariati gli orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 13.45 e il sabato dalle 8.20 alle 12.45.
“Sono contento che l’ufficio sia tornato ad erogare i servizi al cittadino - dichiara il sindaco David Baroncelli - nell’interesse di una frazione di rilievo sotto il profilo economico e sociale, l’ufficio postale di Sambuca è situato in prossimità dell’area industriale in cui operano 190 aziende e una comunità caratterizzata prevalentemente da anziani e famiglie”.
La riapertura del presidio, resa possibile al termine di una complessa opera di risistemazione dei locali di via Giovanni XXIII, è avvenuta a seguito di una diffida con la quale il primo cittadino, preoccupato dall’interruzione prolungata dell’ufficio, aveva intimato a Poste di ripristinare immediatamente il servizio. Nella sua lettera, fatta recapitare nelle settimane scorse, il sindaco chiedeva un intervento immediato per la riattivazione della sede, necessaria alla comunità in un’area economica di rilievo regionale.