Attraverso l'articolo 11 della Costituzione Italiana la nostra Repubblica ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.
Questo articolo è echeggiato più volte durante la seduta straordinaria d’urgenza del Consiglio regionale sulla guerra in Ucraina. A conclusione, l’intervento del presidente della Giunta Eugenio Giani che ha ringraziato tutti i consiglieri per gli interventi che hanno trovato la loro sintesi nella mozione concordata e votata all’unanimità: “e che dà il senso di quello che è necessario, Istituzioni unite che con decisione siano in grado di condannare l’aggressione russa all’Ucraina e in grado, contemporaneamente, di porre le basi perché la nostra solidarietà sia una solidarietà non di facciata, ma concreta”.
“Io sono convito che rispetto ai valori dell’Europa - ha spiegato Giani – quello che è accaduto ci spieghi ancora di più quanto è importante procedere verso una più significativa Unione, perché nel mondo di oggi i soggetti che recitano un ruolo sono sempre di più quelli aggregati come la Cina, la Russia e gli Stati Uniti. E il vecchio continente non può rimanere frammentato, serve un soggetto che possa parlare con una voce sola nei momenti critici e più importanti. E per me è importante che al di là di quello che richiede la diplomazia, l’Ucraina venga inserita e accettata al più presto nell’Unione europea”.
“L’obiettivo nell’immediato è la sospensione del conflitto bellico - ha aggiunto il presidente – e la sensazione è che la Russia sfrutti il negoziato per concretizzare l’occupazione dell’Ucraina, noi da parte nostra dobbiamo fare la nostra parte, e già lo stiamo facendo dando piena disponibilità nell’accoglienza dei profughi. Sono in continuo contatto con i presidenti delle altre Regioni, con la protezione civile e con il Governo per gestire la situazione. La prima mossa è stata quella di mettere a disposizione di chi arriverà gli alberghi sanitari che abbiamo attivato per gestire l’emergenza Covid.
Poi attraverso il lavoro dell’assessore Alessandra Nardini stiamo studiando come accogliere gli studenti ucraini attraverso le strutture del diritto allo studio. Abbiamo avuto la piena disponibilità del mondo del volontariato, che sta organizzando punti di raccolta per i beni, e per il momento abbiamo notizia di una trentina di persone dall’Ucraina che si sono ricongiunte alle famiglie che avevano qui. Non ci sono invece notizie per il momento su un flusso organizzato che chiede alloggio, ma quando e se accadrà ci faremo trovare pronti”.
“Domani – ha proseguito Giani – è prevista una riunione con la protezione civile, con i presidenti delle Regioni, e con il presidente Massimiliano Fedriga abbiamo già formalizzato un documento comune, da parte nostra c’è la massima unità per l’accoglienza. Penso sia molto importante creare un clima di conforto rispetto a una popolazione, tra chi ha bisogno di accoglienza e chi tornerà in patria a rivendicare i suoi diritti. La seduta di oggi del Consiglio regionale è un importante segnale ai cittadini per fare capire che siamo riuniti in modo permanente, perché presto dovremo prendere delle posizioni che ci daranno un valore politico.
Mi piacerebbe poi individuare una zona, un’area dell’Ucraina dove fare un legato di amicizia per portare a quelle popolazioni aiuto e conforto. La sensazione è che la conquista delle città richiederà a Putin molto tempo e così forme di amicizia e prossimità potrebbero essere opportune”. Il presidente della Giunta ha anche annunciato che si è attivato per capire se esista una struttura regionale che possa essere messa a disposizione per la raccolta di beni con la nostra protezione civile.