Regione: più risorse contro discriminazioni per orientamento sessuale

A Firenze il 20 maggio in veglia con l’Arcivescovo Gherardo per il superamento della violenza dell’omotransfobia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 Maggio 2025 23:55
Regione: più risorse contro discriminazioni per orientamento sessuale

Crescono a 300 mila euro e diventano più stabili nel tempo le risorse per le Amministrazioni toscane che aderiscono alla rete Re.A.Dy, la rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Lo annunciano il presidente Eugenio Giani e l’assessora alle pari opportunità Alessandra Nardini in occasione della Giornata internazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere che si celebra il 17 maggio.

Nel corso dell'ultima seduta di Giunta, infatti, è stata approvata una delibera che aumenta il finanziamento e lo assicura per 2 anni agli Enti toscani che portano avanti azioni finalizzate a riconoscere e garantire i diritti della comunità LGBTQIA +, contrastando e prevenendo pregiudizi e discriminazioni.

“L’atto approvato - spiegano Giani e Nardini - rinnova il modello di accordo tra Regione e gli Enti locali toscani, Comuni e Province, che hanno aderito alla Rete nazionale, e formalizza la decisione di innalzare ulteriormente in questa legislatura il contributo annuale complessivo, passando da 100 mila a 150 mila euro. Abbiamo poi voluto proporre un accordo biennale, in modo da garantire certezza di finanziamenti e consentire una maggiore capacità di programmazione". E aggiungono: "è un segnale bellissimo, che conferma la grande attenzione su questi temi, il fatto che siamo la regione più rappresentata all'interno della Rete nazionale, superando ormai i 100 aderenti e avendo ospitato l'evento annuale nazionale ben tre volte nel nostro territorio regionale ".

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“Riaffermiamo con orgoglio il nostro impegno per sostenere la rete RE.A.DY, e le amministrazioni impegnate nel contrasto di ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere – osserva il presidente Giani-. La nostra Regione ha sempre fatto della tutela dei diritti civili un tratto distintivo della propria azione politica e amministrativa. Continueremo a lavorare in sinergia con gli altri enti locali aderenti per promuovere politiche inclusive, sensibilizzare i cittadini e garantire pari opportunità a tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale. La Toscana è e rimarrà terra di accoglienza, rispetto e valorizzazione delle diversità”.

Oggi Re.A.Dy è una rete che conta più di 300 partner in tutto il Paese. La Toscana è di gran lunga la Regione italiana maggiormente rappresentata in questa organizzazione, con un numero di istituzioni che è passato negli ultimi 5 anni da 39 alle attuali 105. Il suo protagonismo all’interno della Rete ha fatto sì che il meeting nazionale annuale sia stato organizzato per 3 volte in Toscana negli ultimi anni (Monte San Savino, Volterra, Prato).

Nella scorsa legislatura le risorse messe a disposizione dalla Regione ammontavano ogni anno a 80 mila euro, poi salite a 100 mila euro e quest'anno, per la prima volta, a 150 mila euro, con un accordo biennale finanziato con 300 mila euro. Risorse che potranno coprire anche le spese sostenute dagli Enti per la realizzazione degli eventi celebrativi dell’IDAHOBIT 2025. Il nuovo modello di accordo invita gli Enti aderenti a valorizzare il rapporto con le associazioni LGBTQIA+ del territorio e a creare partenariati tra loro.

"Siamo stati la prima Regione, ormai venti anni fa, ad approvare una legge regionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, mentre l'Italia ne è ancora sprovvista" aggiunge Nardini che ricorda "il vergognoso affossamento del DDL Zan in un Paese dove i dati sui crimini d'odio dimostrano la necessità di agire e i fatti di cronaca ci raccontano episodi di discriminazioni, bullismo e talvolta anche violenze. Per questo – conclude - il nostro impegno è quello di portare avanti un’azione di coordinamento, impulso e sostegno delle politiche locali in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere, contribuendo a migliorare la qualità della vita della comunità LGBTQIA+ verso cui in questi mesi è stato sferrato un vero e proprio attacco, a partire dalle persone trans e dalle famiglie omogenitoriali, le famiglie arcobaleno.

Dobbiamo destrutturare pregiudizi e stereotipi, educando al rispetto delle differenze tutte. Ogni persona ha il diritto di essere chi è e di amare chi vuole. In Toscana non vogliamo ci siano persone, amori e famiglie di serie A e di serie B. Questo, ce lo ha ricordato oggi anche il Presidente Mattarella - che si dimostra ancora una volta un faro in questi tempi bui - è un dovere sancito dalla Costituzione".

A Firenze, martedì 20 maggio 2025 alle ore 20.50, si terrà la Veglia di preghiera per il superamento della violenza dell’omotransfobia, nella Parrocchia Beata Vergine Maria delle Grazie dell’Isolotto che sarà presieduta dall’Arcivescovo di Firenze, mons. Gherardo Gambelli.

Veglieremo in preghiera perchè ancora oggi troppe persone LGBT+ subiscono violenze, esclusione e isolamento a causa del loro orientamento sessuale o dell’identità di genere, come ci ricorda il Rapporto 2025 sull’omotransfobia in Italia, che fotografa una realtà drammatica: tra maggio 2024 e aprile 2025 si sono registrati ben 105 episodi di violenza e discriminazione, con 154 vittime e 90 aggressioni fisiche verso persone LGBT+.

Da questi freddi numeri, che nascondono storie e vite dimenticate, nasce il bisogno di fermarsi, pregare e ascoltare. È questo il cuore della Veglia per il superamento dell’omotransfobia, promossa dal gruppo Kairos – cristiani LGBT+ e genitori – insieme alla Pastorale d’inclusione della Diocesi.

A illuminare il cammino della veglia sarà il versetto biblico: “Dio non fa preferenze di persone” (Atti 10,34-35) che ci ricorda con forza che l’amore di Dio non conosce esclusioni né condizioni: ogni persona è degna di essere accolta e amata così com’è e c'invita a superare pregiudizi e barriere, ed a costruire comunità che non escludano nessuno, ma che siano davvero casa per tutti.

Le storie che scandiranno la veglia saranno quelle di alcune delle persone che il gruppo Kairos ha incontrato e accompagnato nel tempo. Come quella di Andrea, giovane gay credente, che ricorda che “Ho imparato presto che dovevo nascondere chi ero. A scuola, quando i compagni mi prendevano in giro per il modo in cui camminavo o parlavo, ho iniziato a controllare ogni gesto. Anche in parrocchia, quando si parlava di ‘famiglia’ e ‘normalità’, sentivo che non c’era spazio per me. La paura di essere scoperto mi ha fatto vivere anni in silenzio, lontano da Dio e dagli altri.”

Mentre Roberta, donna transgender, racconta che: “Il mio nome oggi è Roberta. È lei che ho scelto di essere, ma in origine ero Roberto. Attraversando varie fasi, sono arrivata a quella che conoscete oggi… me stessa! Ho vissuto il dolore e il dispiacere di perdere l’affetto della famiglia, e sentirmi, ad un certo punto, figlia e parente di nessuno; il dolore di domandarsi continuamente se sarà così per sempre. Incontrare in Vaticano e stringere la mano di Papa Francesco e sentirgli dire ‘Prega per me’ è stata una forza che mi ha ridato speranza e coraggio per andare avanti.”

Alberto e Laura, genitori cristiani con una figlia lesbica, testimoniano invece con semplicità che “Il nostro orgoglio non dipende da che parte batte il loro cuore, ma perché hanno un cuore che batte.”

A presiedere la veglia di preghiera sarà mons. Gherardo Gambelli, Arcivescovo di Firenze, che ha scelto di esserci, testimoniando una Chiesa che si fa prossima e solidale, che ascolta e cammina con chi è stato troppo spesso lasciato ai margini.

La sua presenza, insieme a quella di tanti credenti e persone di buona volontà, sarà un segno concreto di cambiamento e di luce, una risposta di fede e umanità contro ogni forma di pregiudizio.

Al termine della veglia sarà distribuito gratuitamente ai presenti anche il libretto: “TRANSLUCENZA. Storie di fede transgender”. Una raccolta di testimonianze autentiche di sette persone transgender credenti: storie di ferite e rinascite, di fede e identità, che risplendono di una bellezza vulnerabile, reale e luminosa

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