Depositati stamani in Consiglio Regionale dal Comitato per la sanità pubblica i quesiti per il referendum abrogativo della recente Legge di riordino del Sistema sanitario toscano (l.r. 28/2015). Dopo la consegna si è poi svolto un incontro tra i rappresentati del Comitato e i Consiglieri di tutti i gruppi di opposizione. Presenti i due Consiglieri di Sì Toscana a Sinistra Tommaso fattori e Paolo Sarti, che hanno anche sottoscritto la richiesta di referendum.
“E’ essenziale – dichiarano Fattori e Sarti – che il Collegio di Garanzia, come previsto dalle norme regionali sul Referendum, inizi subito la verifica dei quesiti, dando una risposta di validità entro fine Luglio”. “Solo così, infatti, si potrà rispettare tutti i passaggi per iniziare la raccolta firme vera e propria tra i cittadini e arrivare alla celebrazione del quesito entro il 30 giugno 2016”.
“Ci auguriamo che ci sia la volontà di stare nei tempi per garantire un esercizio di democrazia su un tema fondamentale che riguarda la vita quotidiana di tutti noi”. “L’iter è molto complicato e, infatti, finora mai si è svolto un referendum regionale: ci auguriamo che il Presidente Rossi e il PD, che hanno calato dall’alto quella che noi definiamo una vera e proprio controriforma, abbiano il coraggio di un’espressione popolare”. “Intanto registriamo positivamente la volontà di tutte le opposizioni, trasversalmente, di collaborare in aula e fuori dall’aula per bloccare questo scempio”.
“Come Sì Toscana – terminano Fattori e Sarti – ci batteremo strenuamente affinché non sia dato un ulteriore duro colpo alla sanità pubblica e universale". “Il nuovo assetto del sistema sanitario disegna un mostruoso gigantismo burocratico che per l'esperienza acquisita non può che significare inefficienza, abbassamento della qualità delle prestazioni e lontananza dal territorio”. “I risparmi previsti si avranno solo con nuovi tagli al personale a scapito dei servizi, aprendo le porte a un privato in grado di garantire tempi di attesa inferiori e già agevolato dalla previsione dei ticket più alti d'Italia”. "Discutiamo invece i cambiamenti che sono necessari in un serio confronto che ascolti i professionisti della salute e guardi alle buone prassi esistenti sui territori.”.
“Già ai tempi del referendum sull'acqua abbiamo assistito alla netta divaricazione tra maggioranza sociale e maggioranza politica in questa Regione e in questo Paese". “Oggi anche sulla sanità pubblica la parola deve tornare ai cittadini, che capiranno la gravità della posta in gioco”.