Lunga attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Firenze per i Carabinieri della Stazione di Empoli che hanno individuato e tratto in arresto i responsabili di una violenta rapina avvenuta la sera del 18 gennaio 2017 ai danni di una coppia di coniugi di Empoli.
I provvedimenti restrittivi hanno riguardato tre pluripregiudicati residenti a Napoli, già reclusi per vicende analoghe.
Le indagini hanno permesso di ricostruire, istante per istante, tutti gli spostamenti effettuati dei malviventi la sera in cui è stata commessa la rapina. Si è trattato di un’attività particolarmente complessa, sviluppata attraverso l’analisi di tutti i filmati raccolti e dei tabulati telefonici, nonché delle dichiarazioni dettagliate delle vittime.
I due coniugi, dopo aver trascorso la serata in un ristorante di Borgo San Frediano nel centro di Firenze, avevano raggiunto la propria abitazione ad Empoli in auto. Lì, appena scesi, erano stati aggrediti e rapinati mentre si stavano dirigendo verso la porta di casa.
Estrapolate pertanto le immagini dalle telecamere di videosorveglianza, sia fuori dal ristorante che nei pressi dell’abitazione delle vittime, si è potuto accertare che già all’uscita dal locale due soggetti, con volto parzialmente travisato da cappuccio e sciarpa, avevano osservato i coniugi mentre stavano andando a riprendere la loro Porsche nel parcheggio. A quel punto uno dei malfattori aveva incrociato le vittime sul marciapiede, scrutandole bene e facendole passare davanti a lui e, dopo aver aspettato che salissero in macchina, aveva chiamato il complice giunto immediatamente da una via limitrofa a bordo di un’Alfa Mito bianca.
Da questo punto inizia un vero e proprio pedinamento a breve distanza. Le telecamere della città di Firenze hanno ripreso il percorso delle due auto fino a viale Talenti e poi sulla FI-PI-LI. Poi le telecamere di Empoli hanno ripreso il tragitto fino all’abitazione della coppia, a pochi passi dalla caserma dei Carabinieri, e le fasi della rapina. Il confronto tra le immagini riprese prima a Firenze e poi a Empoli ha permesso di appurare che i due soggetti fuori dal locale erano gli stessi che avevano aggredito la coppia di coniugi sottraendo loro due rolex e 200 euro in contanti.
Per pervenire all’individuazione dei malviventi, si sono rivelati fondamentali lo scambio di informazioni tra reparti dell’Arma e lo svolgimento di alcune attività tecniche. Infatti la targa dell’Alfa Mito Bianca non era visibile in nessuna telecamera. Tuttavia una rapina con analogo modus operandi era stata tentata pochi giorni dopo (il 4 febbraio 2017) ad Uzzano, nel Pistoiese, ed aveva avuto analogamente come obiettivo orologi di valore.
Nell’occasione un testimone era riuscito ad annotare la targa del mezzo, risultato intestato ad un autonoleggio napoletano ed affittato dal pregiudicato: lo stesso, nel mese di gennaio, aveva noleggiato anche un’Alfa Romeo Mito bianca dalla stessa società. A questo punto, grazie all’incrocio dei dati ottenuti dalle attività tecniche, si è risusciti a risalire ai reali utilizzatori del mezzo, che, armati di pistola, avevano aggredito i coniugi sottraendogli ben due rolex.