CGIL, CISL e UIL territoriali di Firenze, con le rispettive rappresentanze dei pensionati e dei lavoratori del comparto sanità, si sono incontrati con il Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Fiorentina, dottor Paolo Morello, per fare il punto sulla situazione dell’ospedale Serristori di Figline Valdarno. Alla riunione hanno partecipato gli assessori dei comuni di Figline e Incisa, Reggello, Rignano sull’Arno, firmatari del Protocollo istituzionale sulla riorganizzazione dell’ospedale Serristori. Nel corso dell’incontro, richiesto da CGIL, CISL e UIL, sono state rappresentate una serie di criticità strutturali e funzionali presenti nell’ospedale Serritori, manifestando preoccupazione per il rispetto dei tempi di realizzazione degli interventi previsti. La Direzione aziendale ha confermato gli obiettivi del Protocollo, a partire dalla costruzione del nuovo pronto soccorso, per il quale nel mese di settembre sarà presentato il progetto.
Alla realizzazione del nuovo pronto soccorso sono collegati altri importanti interventi, a partire dalla realizzazione della nuova Casa della Salute. CGIL, CISL e UIL, ribadendo che il progetto di riorganizzazione dell’ospedale Serristori costituisce un punto di riferimento condiviso, importante nella riorganizzazione del sistema socio sanitario territoriale dell’area fiorentina, hanno insistito sull’importanza dei tempi di attuazione degli interventi e di una puntuale informazione dei cittadini e degli operatori sanitari.
Un ospedale a misura di bambino, un ospedale “Amico dei bambini”. L’Unicef ha confermato la qualifica al presidio del Mugello. E anche l’Amministrazione comunale borghigiana, col sindaco Paolo Omoboni e l’assessore alla Sanità Ilaria Bonanni, esprime soddisfazione per questo significativo riconoscimento, risultato di rigorosi controlli. Un “bollino di qualità” per un presidio ritenuto fondamentale e strategico per tutta l’area mugellana, uno dei tasselli della rete ospedaliera toscana.
Ancora riguardo all’ospedale, l’Azienda sanitaria fiorentina ha di recente approvato l’avvio del procedimento per i lavori di miglioramento statico strutturale, prevedendo nel proprio bilancio lo stanziamento di 936.000 euro. La conferma arriva anche dal Comune di Borgo San Lorenzo. Come ha verificato l’assessore Ilaria Bonanni: “E’ un passo in avanti, importante - sottolinea con soddisfazione l’assessore alla Sanità Ilaria Bonanni - riguardo alla stabilità strutturale e sicurezza del presidio ospedaliero, che è un pilastro centrale del sistema sanitario locale. E va salvaguardato. Su questo - afferma - l’Amministrazione comunale non arretrerà di un passo”.
Approfondimenti
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Del sistema sanitario locale si discuterà in modo approfondito a settembre, quando si riunirà il “Tavolo Sanità” con sindaci e assessori, Direzione sanitaria e generale dell’Asl, Direzione sanitaria dell’ospedale: “Questa sarà l’occasione - sottolinea l’assessore alla Sanità Ilaria Bonanni - per fare una valutazione approfondita e una verifica sia sull’ospedale che più in generale sul sistema dei servizi sanitari del territorio”.
«Il centro di riabilitazione Inail non verrà chiuso. A confermarlo questa mattina il direttore centrale prestazioni sanitarie e reinserimento di Inail, Giovanni Paura che mi ha comunicato che Inail, per lettera inviata dal Sovrintendente Sanitario Centrale, girata per conoscenza al dott. Paura, smentisce ufficialmente che ci sia alcun progetto di chiusura del Centro di Riabilitazione di Volterra». E’ quanto dichiara il sindaco di Volterra Marco Buselli che precisa anche come sia escluso «il trasferimento del relativo personale presso altra destinazione.
Stamattina, come primo incontro della giornata, ho visto anche il direttore del Centro di Riabilitazione Inail Andrea Borghi – prosegue il primo cittadino -, che mi ha confermato la smentita ufficiale da parte dell'Ente. Adesso è necessaria una risposta chiara e rapida da parte della Regione Toscana, tesa a fugare ogni dubbio residuo sull'operazione che sarebbe stata assolutamente irricevibile, in tutti i sensi, oltre che priva di qualsiasi logica e contraria a quanto finora asserito in tutti i contesti dalla Regione stessa».