Sul riassetto istituzionale territoriale, permane l'incognita su dipendenti e servizi. La Provincia non c'è più. Cosa resta? Chi si occuperà di cosa? La Funzione Pubblica Cgil a fianco dei lavoratori della Provincia di Firenze questa mattina, riuniti in assemblea, hanno deciso l'occupazione della sede di Via Cavour per "respingere e resistere alla volontà del Governo di mandare in esubero centinaia di lavoratori e chiudere di fatto servizi fondamentali per i cittadini"
"Dopo i tagli insopportabili previsti dalla Legge di stabilità si risolve il problema delle minori entrate annunciando esuberi e trasferimento del personale. Il quadro che risulta dall'emendamento è paradossale. Non è l'attuazione della Riforma delle Province, ma è in verità la violazione o addirittura l'abolizione di quella Riforma". "Non esiste traccia di riordino delle funzioni già svolte dalle Province che erano oggetto di confronto con le Regioni, ma c'è solo un taglio consistente di personale, non rispettando neppure la previsione della Riforma, secondo la quale il personale trasferito portava con sé il trattamento economico maturato.
Quindi si proietta già il Jobs Act in fatto di demansionamenti e riduzione di salario. Il taglio delle risorse finanziarie agli Enti Locali costituirà impedimento al trasferimento del personale provinciale presso gli Enti che dovevano subentrare, proprio in virtù di un'adeguata copertura finanziaria. "Il Sindaco del Comune di Firenze, nonché Sindaco della Città Metropolitana, si faccia parte attiva nel sostenere le nostre ragioni, altrimenti la Città Metropolitana invece di essere una grande opportunità nascerà senza prospettiva e senza lavoro". La posizione della Uil: "E' un gesto estremo per dipendenti pubblici che pacificamente vogliono dimostrare alla Cittadinanza le contraddizioni della Riforma Renzi e della Legge di Stabilità. Noi siamo per chiamare le cose con il loro vero nome - affermano Paolo Becattini per la UILFPL e Aldo Borgheresi della RSU della Provincia - non si tratta di una riforma ma di una liquidazione dei servizi e dei dipendenti pubblici.
Dal primo gennaio 2015, infatti, stando a quanto previsto nella Finanziaria in approvazione al Senato, solo per la Provincia di Firenze potrebbe trattarsi di 250 lavoratori che rischiano la mobilità ed il licenziamento poiché in esubero".Cgil, Cisl e Uil Funzione Pubblica hanno indetto per venerdì 19 dicembre una iniziativa in tutta Italia di mobilitazione in tutte le sedi delle Province. In Toscana le iniziative sono iniziate per proseguire anche venerdì 19 dicembre.
La mobilitazione vuole dire no ai tagli del Governo: "con la riorganizzazione delle amministrazioni, secondo l’ultima formulazione della Legge di Stabilità, gli esuberi in Toscana sarebbero 2.033 con conseguente riduzione dei servizi erogati. Il riordino territoriale poteva essere il banco di prova del Governo ‘innovatore’. Invece si sta rivelando il suo più clamoroso fallimento”, hanno detto Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
Il consigliere metropolitano di Territori Beni Comuni, Lazzerini: "Un brutto film dal finale amaro. Ma il personale della Provincia di Firenze è da tutelare, non da gettare""Non c'era bisogno di affidarsi alle "sfere di cristallo" per giungere all'inevitabile conclusione che, Province e Città Metropolitane sono state l'ennesimo triste slogan del "renzismo" dilagante", per il consigliere metropolitano di Territori Beni Comuni Riccardo Lazzerini, che ha rilasciato la seguente dichiarazione:"Altro che modernità che soppianta l'antiquata sinistra tutta intenta ad 'inserire il gettone nell'Iphone'.
Questo Governo ha creato un meccanismo perverso volto alla creazione di istituzioni similari alle "corporazioni" fasciste: ricordate il MIN-CUL-POP (ministero cultura popolare)?...tanto per citarne uno?...con Monarca e struttura verticista, avulsa da forme democratiche di qualsiasi tipo. Ed adesso, come in un brutto film, ci accingiamo ad assistere all'amaro finale; la Provincia di Firenze e i propri dipendenti sono una realtà da tutelare, da valorizzare e non da "gettare".Secondo il prospetto dell'ultima finanziaria (in attesa d'approvazione mediante la "solita fiducia"), sono a rischio 250 posti di lavoro, di cui circa 45 a tempo determinato.
Sono a rischio i "servizi" ai cittadini compresa la "sala operativa" della protezione civile; fiore all'occhiello della Provincia (futura Città Metropolitana dal 1° gennaio), usata per altro dalla Prefettura ed altre Istituzioni.Per quanto mi riguarda, faccio appello alla "responsabilità" di chi, adesso, deve riparare a questo grave danno procurato ai dipendenti e ai servizi per i cittadini (servizi al lavoro, viabilità,difesa del suolo e protezione civile, polizia provinciale, manutenzione edilizia scolastica, controlli ambientali, altri servizi ai cittadini. Mi unisco a tutti coloro che, in queste ore, stanno occupando l'ex sala del Consiglio Provinciale in Palazzo Medici Riccardi e alla lotta sindacale di CGIL CISL UIL, tutto, senza interruzione dei servizi".