Isozaki vinse col suo progetto un concorso nel 1998 sono poi seguiti anni di dibattito storico, culturale ed artistico che hanno messo sul tavolo vizi e virtù della loggia, soprattutto i vizi.Il risultato è stato quello di privare gli Uffizi di una uscita architettonicamente valida e di alterare la proverbiale calma orientale suscitando l'imbarazzo del mondo dell'architettura che difficilmente vede concorsi internazionali svanire nel nulla.Numerosi i critici che si sono messi di traverso all'ipotesi della Loggia, tra i tanti anche Vittorio Sgarbi che in passato ha proposto di saldare il conto economico con l'archistar lasciando però perdere la realizzazione dell'opera. In vista del termine del grande cantiere nato per aumentare gli spazi espositivi del Museo più famoso d'Italia e tra i più visitati del mondo, torna alla ribalta l'ipotesi di dotare la Galleria della famosa Loggia. Il G7 della Cultura ha dunque prodotto la rivalutazione di Isozaki?
A risvegliare dal torpore l'Aula di Palazzo Vecchio è stato il consigliere PD e presidente della commissione urbanistica Leonardo Bieber che con una domanda di attualità ha chiesto quali siano le prospettive per la realizzazione della cosiddetta “loggia di Isozaki”, dopo le dichiarazioni recenti del direttore degli Uffizi Eike Schmidt.
Dopo la risposta da parte della giunta Bieber ha commentato "Registriamo con soddisfazione che il dibattito dopo anni di silenzio si è riacceso in città. Ricordiamo che Isozaki vinse col suo progetto un concorso nel 1998. E sulla stessa uscita in piazza del Grano già era stata studiata una proposta dall’architetto Michelucci otto anni prima, nel 1990. Una vicenda molto lunga dunque, e fin qui senza un finale”.
“Il Governo ha preso impegni economici importanti per la nostra città, sia per il completamento del progetto Grandi Uffizi che per il nuovo Teatro dell’Opera, con la realizzazione del secondo auditorium. L’auspicio è che si possa arrivare presto e in modo condiviso tra Ministero e Comune ad una soluzione positiva anche della vicenda Isozaki, magari valutando un'eventuale attualizzazione di quel progetto ai nuovi numeri del museo che ha raddoppiato i visitatori rispetto a 20 anni fa, al complessivo intervento per i Grandi Uffizi (il primo luglio verrà inaugurato il Percorso del Principe) e alle mutate esigenze della città” ha aggiunto Bieber.