Firenze –Uno stanziamento complessivo di 300mila euro (100mila l’anno per tre anni) reperito attraverso le risorse risparmiate sul bilancio del Consiglio Regionale, la partecipazione di quasi 200 aziende in totale e 27 premi assegnati. Sono questi i numeri a consuntivo di tre anni di “Premio Innovazione Toscana”, iniziativa promossa dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale e realizzata grazie a un protocollo che ha coinvolto Confindustria, Anci, Rete Imprese Italia Toscana (Confcommercio, Confartigianato, CNA, Confesercenti, Casa Artigiani) e Unioncamere Toscana.
Dietro allo slogan “Una nuova idea fa grande anche il più piccolo degli uomini”, anche quest’anno il premio è andato a caccia delle idee migliori nel campo della ricerca e sviluppo, start up innovative e brevetti aggiungendo come categoria tematica 2019 il settore dell’economia circolare e prevedendo, come di consueto, un premio speciale dedicato a un’impresa giovanile.
Stamani, in Sala Gonfalone del Palazzo del Pegaso, si è celebrato l’atto conclusivo della terza edizione con la premiazione dei 9 progetti giudicati migliori da una giuria di esperti di alto livello composta da Lorna Vatta (direttrice del Competence Center nazionale ARTES 4.0 e presidente della commissione giudicatrice), Corrado Neri (Amministratore Delegato di Labromare e della newco Livorno Lng Terminal), Gianluca Angusti (PR&Communication Manager della Brain Technology SPA e Amministratore Computer Care SRL e PlayNet SRL), Andrea Arnone ( Prorettore al Trasferimento Tecnologico dell’Università di Firenze) e Andrea Piccaluga (docente di Mangament dell'Innovazione alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa).
Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha evidenziato “il crescente interesse e successo” del Premio che “oggi, in questa sala, vede cinque consiglieri regionali”: la vicepresidente del Consiglio, Lucia De Robertis; il consigliere Giacomo Bugliani, presidente della commissione Affari istituzionali, il consigliere Nicola Ciolini e Antonio Mazzeo, cui si deve l’idea del Premio. Il presidente dell’assemblea ha parlato della “Toscana del lavoro”, inteso come “la cosa fondamentale a cui le istituzioni pubbliche devono tendere.
Nella nostra regione significa intrapresa, idea, innovazione, organizzazione aziendale, start up, creatività”. Se le voci dell’export toscano si confermano trainanti, ciò accade “perché riusciamo a offrire, come made in Tuscany, qualcosa che entra nei mercati mondiali”. Ebbene, il Premio vuole “riconoscere sempre di più questa capacità di innovazione, il merito e la competenza”.
Lo ha confermato Antonio Mazzeo, ilsegretario dell’Ufficio di presidenza che rivendica “il sostegno per chi vuole scommettere sul futuro: ci sono tante realtà in questa regione che, anche grazie a questa scintilla, hanno iniziato a crescere”. Tra i vincitori delle varie edizioni c’è chi ha “utilizzato il premio come utile distribuito ai dipendenti, altri lo hanno investito in nuovi progetti”. Mazzeo ha ricordato che “tutto è stato fatto con i risparmi del Consiglio regionale, siamo fieri di avere investito queste risorse e speriamo che anche nei prossimi anni, chiunque guidi la Toscana, continui questa iniziativa”.
A tirare le fila della cerimonia la presidente del comitato promotore, Silvia Ramondetta, che ha espresso “grande soddisfazione” per il premio che si è proposto come “marchio di identità per l’innovazione in Toscana”. Buoni, secondo Ramondetta, sono i segnali che arrivano da un’imprenditoria toscana “che innova, fa prodotti e progetti che la rendono competitiva nel mondo e che soprattutto affrontano sfide attuali: dalla sanità 4.0 a problematiche che riguardano comunque anche i pazienti, dall’economia circolare ed economia sostenibile”.
Il Premio, insomma, dà soddisfazione per “quantità e qualità dei progetti”, continua Ramondetta, e intercetta un bisogno di innovazione “di cui spesso in Toscana si parla, ma non si fa”. Una ‘provocazione’ raccolta in tempo reale da Mazzeo, che in Gonfalone ha illustrato i capisaldi di una imminente proposta di legge – “nata anche dai rapporti che si sono avviati per il Premio con le aziende” – rivolta alle start up e che coniuga “sostegno diretto, sconti fiscali, costruzione di distretti tecnologici e semplificazione per i bandi regionali”.
Alla cerimonia sono intervenuti il direttore di Confindustria Toscana, Gabriele Baccetti; Giovan Battista Donati, presidente di Confartigianato Toscana, Anna Maria Lapini Nocentini, portavoce della Rete Imprese Italia Toscana e presidente di Confcommercio Toscana, e di Filippo Vagnoli, sindaco di Bibbiena (Ar) e responsabile area innovazione pubblica amministrazione e servizi di Anci.
Quest’anno i progetti presentati sono stati 52, le imprese partecipanti 56. Diciotto i progetti ammessi per la sezione Ricerca&sviluppo; 15 per le Start up innovative; 6 per i brevetti; 10 quelli per l’economia circolare.
Quanto alla dimensione aziendale, invece, tra le aziende ammesse alla fase di valutazione ventotto sono microimprese, 16 piccole, 4 medie e 4 grandi. Dodici, infine, le imprese giovanili che hanno partecipato, così suddivise: 1 nella categorie ricerca&sviluppo, 10 nella categoria start up innovative, una nella categoria economia circolare.
I progetti premiati
Per la categoria StartUp Innovative, il primo premio (€ 15mila) è andato alla Relief srl di Pisa, con “Sviluppo di uno sfintere endouretrale innovativo contro l’incontinenza urinaria”; il secondo (5000 euro) a Syntecs srl di Cecina per il “prototipo di dissociatore molecolare di materie di scarto, per la produzione di un gas di sintesi particolarmente puro in grado di consentire elevate performance per la produzione di energia elettrica e termica”.
Per la categoria Ricerca & Sviluppo, si è aggiudicata il primo premio (15mila euro) la Cisa Production srl di Lucca, con il progetto CAPSULA (Central Automated Process for Sterilization Units in a Lean Activity), con un progetto che si colloca nell’ambito del settore medico sanitario, e che mira ad automatizzare e robotizzare le operazioni di disinfezione e sterilizzazione e anche alla creazione di una capsula trasportabile per la sterilizzazione dei ferri chirurgici.
Il secondo premio (5000 euro), è andato alla Marmotors srl di Arezzo, con il progetto “TCRCI: un innovativo motore ad accensione per compressione di benzina e biocombustibili per ridurre le emissioni di CO2, ossidi di azoto e particolato”.
Per la categoria Brevetti, si è aggiudicato il primo premio (15mila euro) Horentek srl di Livorno con il progetto “Sviluppo del vibritattile sternale ‘FEEL’ per la riabilitazione dei bambini con ipoacusie profonde nel periodo pre impianto cocleare”; il secondo premio (5000 euro) è andato a Pelleossa srl di Massa, con il brevetto “Teconologia Atom per sostegni pieghevoli”.
Per la categoria Economia Circolare, il primo premio (15mila euro) è andato al progetto “Marbel Beaches” di Carrara Marble Way srl. Un progetto che mira a riutilizzare una serie di materiali generati dalle cave del marmo (materiali secondari, residuato dal taglio dei blocchi al monte) che sono costituiti da carbonato di calcio puro e pulito. Una soluzione che potrebbe essere rivolta al rinascimento delle spiagge.
Il secondo premio di categoria (5000 euro) è andato al progetto “Recycling Pulper Waste –RPW” di Repulp srl di Lucca, e punta a far nascere nuovi prodotti fatti con plastica seconda vita e plastica derivante da scarto di pulper.
Il Premio speciale Impresa Giovanile (5000 euro) è andato al progetto “ Rifò – Circular Fashion Made in Italy” di Rifo srl di Prato. Si tratta di una linea di abbigliamento e accessori completamente rigenerata, che riprende la tradizione del ‘rigenerato’ della città di Prato per venderla in tempi contemporanei.