Il sindaco Matteo Biffoni è un giovane avvocato pratese che si è fatto le ossa durante due legislature in consiglio comunale ed è stato poi eletto deputato e membro della Commissione Giustizia. Si è candidato con un programma composto da poche parole d'ordine: "Lavoro, riqualificazione e partecipazione per far uscire Prato dalla crisi, offrendo sicurezza, rilancio economico e servizi adeguati".
Per essere competitivi sul mercato occorre essere logisticamente raggiungibili e fornire servizi adeguati. "La Mobilità è un punto fondamentale - risponde Biffoni - non dobbiamo cadere nell'errore di pensare che Prato sia fuori dal contesto, tanto più in un discorso di area metropolitana. Prato rischia di restare fuori dalla cura del ferro che ritengo una ottima e giusta soluzione. L'infrastrutturazione verso Firenze è fondamentale. Sarebbe assurdo non condividere alcuni percorsi che sono stati allo studio e che ora si avviano a realizzazione.
Il caos che esiste la mattina a Ponte all'Indiano o Peretola è un danno per tutti ed è un gap che noi dobbiamo colmare. Sfruttare i binari ferroviari esistenti a nord è la priorità per i futuri spostamenti. La Tramvia sarebbe la soluzione migliore al sud, rientrando a pieno titolo nelle nuove linee prospettate da Firenze".L'Aeroporto è una storia diversa? "Sull'aeroporto manteniamo una posizione negativa perché mancano i dati puntuali sull'impatto, quelli che abbiamo non ci tranquillizzano.
La preoccupazione c'è ed io devo tutelare i miei cittadini, quindi la valutazione che si tratti di una riqualificazione impattante ci impone questa linea".Avete chiesto a Rossi una "sospensione" sui lavori in tempi non sospetti, a voi della misura della nuova pista non interessa? "Le nostre considerazioni si basano sull'impatto dell'infrastruttura ai danni dei cittadini, a prescindere dalla lunghezza della pista, noi siamo pronti ad applicare la regola del rigore su questa partita.
Controlleremo tutto, controlli mirati su più fronti e su vari aspetti, saremo lì a monitorare tutto""Il Parlamento è un posto bellissimo per fare politica, ti senti un po’ al centro del mondo, ma il mio centro del mondo è questa città, che merita un futuro migliore" questo dichiarava Matteo Biffoni al momento della candidatura e lo pensa ancora alla luce dei recenti fatti di cronaca che raccontano di una città sull'equilibrio precario della convivenza? "Ancora di più, proprio per questo.
Nel caso specifico della rissa tra cittadini pratesi ed avventori di un locale cinese, si è trattato di un sinistro stradale degenerato a causa dell'alcool. Un campanello di allarme che non dobbiamo sottovalutare, i residenti sono esasperati e li capisco, per questo mi sono recato immediatamente ad incontrarli. Occorre tenere tutto sotto controllo, la politica deve evitare che cose simili possano accadere: è stata una scazzottata violenta e non possiamo che alzare la guardia. Dobbiamo essere presenti, non scherziamo, ma neanche per un istante è ipotizzabile abbassare la guardia quando accadono cose del genere.
Punteremo alla riqualificazione della zona del Macrolotto ad iniziare dal regolamento sul decoro".Il Patto Fiduciario lanciato assieme al presidente Enrico Rossi indica la strada giusta da seguire? "La tragedia accaduta nel capannone industriale è stata purtroppo il fatto che ha dato lo scossone al problema. Il rispetto delle regole minime è fondamentale; far partire dei controlli forti e mirati ed anche assidui è l'unico modo per lanciare il messaggio che non si scherza più, le sanzioni saranno pesanti. Occorreva una vera e propria forza d'urto con la volontà precisa di far rispettare le regole.
Se volete mettervi in regola fatelo, abbiamo detto questo, ma non aspettiamo più"Non si rischia di far cadere l'attenzione solo su un versante ai danni dell'integrazione? "I controlli saranno certamente trasversali, si concentreranno sulle aziende gestite dai cittadini cinesi perché in questi anni la forte violazione delle norme c'è stata in quella realtà manifatturiera ed aziendale. Non che gli altri siano tutti bravi, per carità, non dico questo, ma possiamo affermare che le aziende gestite dai cittadini del territorio, negli anni, volenti o meno si sono inquadrate in una logica regolamentare, adesso spetta anche ad altri".La Task Force partirà il primo settembre con un investimento di 13 milioni di euro in tre anni da parte della Regione Toscana.
Trentamila le copie di un opuscolo bilingue già in distribuzione capillare nelle aziende interessate. Sarà attivato un numero verde (800 55 49 52) con mediatori linguistici, a cui gli interessati potranno rivolgersi. La Regione ha messo a disposizione delle Procure 35 giovani del servizio civile e 12 operatori amministrativi dipendenti delle Asl. Il Patto prevede l'identificazione del vero titolare e l'individuazione di un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.
Le aziende che non aderiranno al patto saranno tra le prime ad essere controllate.Che impressione fa vedere da vicino Firenze che viene presa spesso per "Modello" dalla sicurezza alla Stazione Santa Maria Novella, alla Movida? "Ogni territorio ha le sue specificità: se penso alla Movida di via de' Benci ed alla mia Movida vedo due situazioni totalmente diverse. Dario si trova a gestire fenomeni delicati e complicati che sono molto diversi dai miei.. forse all'Osmannoro, con numeri totalmente diversi, possiamo riscontrare i problemi che affrontiamo noi a Prato.
Non potrei applicare io, a Prato, il "Modello Firenze" di Santa Maria Novella ed è un peccato non potersi copiare a vicenda, lo ammetto. Probabilmente parliamo di realtà che non si incontreranno mai. A Firenze è stato fatto un buon lavoro con l'esperienza di Matteo Renzi e credo che Dario Nardella sarà un bravo sindaco e farà molto bene, magari potessi copiare Dario e lui potesse copiare me su alcune cose. Sono contento per i risultati raggiunti sulla sicurezza a Firenze, però sono condizioni diverse e qui occorre valutare le cose da vicino ed agire diversamente".A Firenze hanno più aiuti e più strumenti? "Non ci mancano gli strumenti, anzi siamo l'unica città d'Italia, ricordiamolo, ad avere un tavolo dedicato a Palazzo Chigi proprio grazie all'impegno del premier e ringrazio anche il sottosegretario Luca Lotti per aver capito che Prato ha bisogno di poter affrontare con cognizione di causa talune situazioni molto delicate e che necessitano di una spinta ed un sostegno dall'alto" nell'occasione Matteo Biffoni ha chiesto aiuti per le aziende tessili che si sono dimostrate virtuose ed una particolare attenzione alle strutture scolastiche.
Tra le idee presentate da Biffoni in campagna elettorale c'è la proposta dell'insegnamento della lingua cinese fin dalla tenera età, per far prendere confidenza con un territorio che non può permettersi di aspettare.