(DIRE) Prato, 27 mag. - C'e' un sospetto e qualche indiscrezione che aleggia negli ambienti che contano della politica pratese che potrebbe far tornare contenibile la guida dell'amministrazione comunale di Prato nel 2019. Matteo Biffoni starebbe meditando di non ricandidarsi a sindaco per virare verso il Parlamento europeo. Nel Pd locale c'e' chi lo immagina e mette nel conto fra gli scenari da valutare, quello di una possibile riorganizzazione dello scacchiere politico cittadino. A soffiare ulteriormente in questa direzione e' un'intervista pubblicata oggi dalla cronaca locale de 'La Nazione' per i suoi primi 1.000 giorni di mandato.
Lei fra due anni si immagina di nuovo candidato? "A dire il vero non ci penso- ha risposto- Oggi la politica viaggia a velocita' cosi' alte che e' difficile fare previsioni". L'argomento verra' affrontato soltanto l'anno prossimo. La frase fa discutere. E un'occasione per dirimere il punto viene offerta proprio in mattinata dall'assemblea elettiva di Cna Toscana Centro, alla quale l'ex deputato partecipa da relatore di una tavola rotonda. Ma allora sindaco, e' la domanda che gli viene rivolta a margine dai cronisti, forse pensa a una candidatura al Parlamento europeo nel 2019? "Fatemi conoscere chi lo dice, cosi' lo interniamo- replica sferzante- È una sciocchezza".
Circa l'indecisione che puo' trasparire sul proprio destino da amministratore locale, Biffoni fa appello alla prudenza: "È una cosa da pazzi decidere a due anni e mezzo dal voto, con un lavoro ancora da portare in fondo, chi si candida o meno". Il piccolo particolare, pero', e' che lei sarebbe il sindaco in carica da un solo mandato, e' il rilievo mosso al primo cittadino. "La prospettiva, infatti, e' dei 10 anni", ribatte.
Tuttavia, "non mi pare che a giro per l'Italia ci siano stati casi cosi' automatici negli ultimi anni" di un secondo mandato. La cartina di tornasole dell'impostazione di lavoro decennale della Giunta pratese e' quella del cantiere per il raddoppio nella frazione del Soccorso della tangenziale, la 'declassata' come viene denominata a questa latitudini, "che cambia la faccia alla citta'. Agisco per l'interesse di Prato, non per quello mio che sarebbe diverso". Se avesse pensato al proprio tornaconto, e' il ragionamento, l'orizzonte delle scelte sarebbero state le prossime elezioni comunali. "La decisione su cosa fare andra' presa insieme al Pd, con la coalizione se ci sara', quando ci sara'- ribadisce- Dobbiamo decidere la candidatura piu' efficace per completare le partite avviate dal Pd. Non c'e' un uomo solo al comando. Se ci saranno le condizioni ci ricandideremo, se queste cambiano lo vedremo". (Cap/ Dire)