Un invito al Governo a ripristinare i presidi delle Forze dell’Ordine all’interno delle strutture sanitarie; alla Regione a verificare lo stato di attuazione della delibera su prevenzione e contrasto degli atti di violenza a danno degli operatori ed accelerarne l’applicazione nei luoghi ritenuti più a rischio; al Comune a promuovere e sostenere campagne di sensibilizzazione sul fenomeno. Infine l’auspicio che venga approvato quanto prima alla Camera il disegno di legge recante proprio disposizioni in materia di sicurezza per gli operatori sanitari.
Sono gli impegni contenuti in una risoluzione promossa dal capogruppo Pd a Palazzo Vecchio Nicola Armentano che ha avuto via libera dalla commissione Sanità e politiche sociali. “Oggi la sorveglianza degli ospedali viene svolta da istituti di vigilanza privata attraverso postazioni fisse agli ingressi e servizi di ronda esterna, una modalità non sufficiente per garantire la sicurezza e la tutela degli operatori e dei cittadini soprattutto nelle strutture sanitarie ove gravita un’utenza numerosa.
- spiega Armentano – Esiste una delibera regionale ad hoc in materia e il Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge recante ‘disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni’, testo che deve essere ancora approvato dalla Camera. Verificare e valutare migliorie per quanto riguarda l’applicazione della delibera regionale è un passo importante così come l’auspicio è che la legge nazionale ora passi rapidamente alla Camera per l’approvazione.
Da qui - sottolinea Armentano - vogliamo far partire un appello a ripristinare i presidi delle Forze dell’Ordine all’interno delle strutture sanitarie. Il Comune dal canto suo può lavorare in sinergia con gli ordini professionali delle professioni sanitarie per promuovere campagne di sensibilizzazione sul tema, con l’obiettivo di creare una forte alleanza tra utenti e operatori ripristinando il rapporto di fiducia e rispetto tra le parti. La fiducia in questo settore è un elemento fondamentale.
Vale per questo fenomeno come per la crescente disaffezione alla medicina tradizionale, al radicarsi di pericolose fake news, alla crescita dei no vax. Lavorare in termini di comunicazione perché questa fiducia torni a essere protagonista mai come ora diventa prioritario e elemento cruciale anche per evitare che si verifichino situazioni incresciose o veri e propri atti di violenza nei confronti di medici e operatori da parte degli utenti, troppo spesso prevenuti nei confronti di chi la va a curare”, conclude il capogruppo del Pd.