Si è da poco conclusa l’attività di una vera e propria task force sotto il coordinamento del Servizio Polizia Stradale di Roma che, in quest’occasione, ha focalizzato ulteriormente l’attenzione sul rispetto delle regole da parte degli autobus.
In sole 5 giornate sono stati controllati complessivamente 73 autobus di cui 12 sono stati sanzionati ai sensi del Codice della Strada e/o della normativa specifica di settore (16%). I 17 autobus immatricolati all’estero in 4 circostanze non erano in regola con gli aspetti autorizzativi e documentali. Nella maggior parte dei casi le violazioni riguardavano il mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo dei conducenti professionali ma non sono mancati casi di accertamento di irregolarità in materia norme di comportamento e di dispositivi ed equipaggiamenti tecnici e di sicurezza.
Non solo dunque il contrasto dell’abusivismo nel settore, ma anche a fenomeni che mettono in estremo pericolo la sicurezza di tutti e, inoltre, proprio dei conducenti professionali che operano nel settore. Ci si riferisce a quelle condotte che attengono al mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo ed alle norme di comportamento del Codice della Strada.
E’ evidente che, rispetto al trasporto delle merci, quello di persone presenti profili ancor più delicati proprio per la necessità di garantire l’integrità dei trasportati nelle varie tipologie di servizio espletato (servizio di linea, di noleggio con conducente, scuolabus, ecc.).
- Il Regolamento (CE) n. 561/2006 del 15 marzo 2006 fissa limiti temporali rigorosi all’attività di guida da parte dei conducenti professionali affinché gli stessi siano in possesso dei requisiti psico-fisici in ogni momento. Non sono infatti solo sostanze quali alcool e stupefacenti che, se assunte prima di porsi alla guida, determinano alterazione dei predetti requisiti, bensì anche la stanchezza stessa.
Il controllo da parte della Polizia Stradale avviene attraverso l’apparecchio di registrazione installato a bordo del veicolo denominato “tachigrafo” e si estende addirittura ai 28 giorni precedenti.
L’attività in considerazione garantisce inoltre la tutela sociale del lavoratore che potrebbe essere indotto a violare la normativa in argomento o gli stessi limiti di velocità proprio per effettuare un maggior numero di viaggi.
Oggetto di accurati controlli sono stati anche i dispositivi e gli equipaggiamenti di sicurezza che devono essere presenti ed efficienti a tutela dell’incolumità dei passeggeri di fronte a situazioni di pericolo (estintori, martelli per infrangere i vetri, ecc.).