Davanti a due motociclisti della Municipale non svolta a destra come imposto dalla segnaletica ma procede a dritto, in una direzione vietata. Gli agenti scoprono che l’auto, intestata ad una terza persona, era senza assicurazione e con la revisione scaduta. Per il conducente sono scattati quasi 3000 euro di verbali e l’auto è stata posta sotto sequestro ai fini della confisca. Per saltare la fila ed accompagnare all’asilo la figlia una donna è salita con lo scooter sul marciapiede, ma alla fine della strada c’era una pattuglia in borghese della Polizia Municipale che l’ha fermata scoprendo che non aveva la patente. Poco prima delle 10 un’auto che precedeva due motociclisti della Municipale e che transitava nel controviale Strozzi, all’altezza di via Ridolfi, non ha svoltato a destra come imposto dalla segnaletica ma ha proseguito a dritto in direzione del viale Lavagnini.
Gli agenti hanno prontamente fermato l’auto ma il conducente, un ventiquattrenne di nazionalità albanese, non aveva con sé solo il passaporto. Dagli accertamenti è emerso che l’auto, intestata ad un suo connazionale residente a Greve in Chianti, era senza assicurazione dal 2015 e con la revisione scaduta. Per il giovane automobilista sono quindi fioccati quasi 3000 euro di multe: 41 euro per la manovra vietata, altrettanti perché non aveva con se la patente di guida (ha dichiarato infatti di possederne una albanese ma di averla lasciata a casa), 169 euro per la revisione scaduta, 849 per la mancanza di assicurazione ed ulteriori 1835 euro perché si è rifiutato di custodire a sue spese l’auto sequestrata (sanzione accessoria perché scoperta da RCA). A questo punto il ventiquattrenne ha 5 giorni di tempo per presentare la propria patente agli uffici della Municipale altrimenti per lui scatterà un’ulteriore sanzione da 5.000 euro per la guida senza titolo oltre all’incauto affidamento per il proprietario (verbale da 389 euro).
Sempre questa mattina due agenti dell’autoreparto, impegnati in un servizio mirato ai fini della sicurezza stradale, stavano operando nella zona di Piazza Gaddi in abiti borghesi. Intorno alle 9.00 hanno fermato uno scooter che aveva percorso tutta la via Ponte Sospeso viaggiando sul marciapiede. Alla guida una donna fiorentina che stava accompagnando all’asilo la figlia. Per lei non è scattato soltanto un verbale da 41 euro per il transito sul marciapiede, ma anche uno da 5.000 euro perché è risultata senza patente. Lo scooter è stato posto sotto sequestro ai fini della confisca.
Intanto in piazza della Signoria la polizia Municipale ha trovato un quadriciclo elettrico che portava in giro turisti pur non essendo autorizzato. A fare il controllo sono stati due agenti insieme al commissario responsabile di via delle Terme. Hanno visto passare il mezzo diretto in via Calzaiuoli con a bordo due donne straniere ed hanno chiesto al conducente, un sessantenne fiorentino, di esibire i documenti. L’uomo si è però limitato a mostrare agli agenti soltanto un documento elettronico contenuto nel proprio cellulare.
A suo dire quella sarebbe stata la prenotazione del servizio che le turiste avrebbero compilato online la mattina stessa direttamente dalla loro stanza d’albergo. L’uomo, essendo sprovvisto del certificato di abilitazione obbligatorio, non è quindi un conducente professionale, ed è per questo che gli è stato contestato un verbale da 400 euro oltre al fermo amministrativo del veicolo da 2 a 8 mesi (sarà il Prefetto a stabilirlo). Inoltre, visto che il caddy non può essere adibito a noleggio con conducente, la Municipale ha contestato al conducente anche un’ulteriore sanzione da 169 euro.
In più, considerato che si trovava in Piazza Signoria, anche 81 euro per il transito in area pedonale. Le due turiste, convinte di ricevere un tour “regolare”, avevano già corrisposto al conducente i 20 euro pattuiti; somma questa che l’uomo a quel punto ha dovuto immediatamente restituire davanti agli occhi della Municipale.
Mesi di indagini, ricerche e vaglio di immagini delle telecamere hanno portato la Polizia Municipale di Prato a individuare i responsabili di tre incidenti stradali. La Polizia Municipale di Prato è da sempre impegnata nella ricerca di automobilisti che si sono dati alla fuga in incidenti stradali, specialmente in tutti quei casi in cui la controparte è rimasta ferita. Si tratta di casi in cui l'ipotesi è integrata una responsabilità di carattere penale, attraverso la cosiddetta omissione soccorso. Grazie a un costante lavoro è stato individuato il responsabile dell'incidente accaduto alla fine di novembre in via Genova, nel quale una bambina di 12 anni fu investita da una Fiat Punto di colore nero, la cui conducente aveva lasciato alla bambina un numero di cellulare che però si era dimostrato inutile per rintracciarla.
Ne seguì un accorato appello della famiglia sui social e sui giornali locali per riuscire ad individuare quella macchina e quella persona, dal momento che nessuno aveva preso il numero di targa. Gli agenti dell’Ufficio Sinistri, coadiuvati dal personale del Nucleo di Sicurezza Urbana dello stesso comando, hanno setacciato senza posa il territorio alla ricerca di quel modello di veicolo per circa due mesi e finalmente sono riusciti a individuare l’auto e la conducente che erano rimasti coinvolti nell’incidente.
La donna, che ha fornito una sua giustificazione dei fatti che ora è al vaglio degli inquirenti, è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni stradali, con la possibile aggravante della fuga. In altri due incidenti, seppure senza feriti, altri veicoli che avevano provocato il sinistro si erano dileguati, ma anche qui grazie a un paziente e lungo lavoro di ricerca sul territorio i loro conducenti sono stati individuati e sono stati portati alle loro responsabilità.
Il primo caso risale alla fine di dicembre, quando un autocarro condotto da una persona di nazionalità cinese aveva gravemente danneggiato un’abitazione presso la rotatoria tra via Cava e via Allende e si era dato alla fuga. In questo caso sono state utili le immagini della telecamera di videosorveglianza sulla rotatoria e le registrazioni delle altre telecamere di ultima generazione le quali sono in grado di leggere istantaneamente le targhe dei veicoli che transitano.
A questi strumenti innovativi si è unita l’azione di controllo degli agenti dell’Ufficio Sinistri e di quelli del Nucleo di Sicurezza Urbana, prima per individuare la targa del veicolo e poi per fermarlo direttamente su strada: alla vista degli agenti il responsabile non ha potuto che confessare il suo coinvolgimento nell’incidente, seppure dopo molti giorni dal suo accadimento.
L'altro sinistro, verificatosi al fine ottobre in via Emilio Abati, una vettura durante la notte aveva gravemente danneggiato un altro veicolo in sosta riuscendo ad allontanarsi. I proprietari avevano chiesto aiuto agli agenti dell’Ufficio Sinistri che, qui grazie ad un’indagine portata avanti, in questo caso, sui pezzi di carrozzeria trovati sulla strada, sulle officine di riparazione e sulle piazze di rivendita dei veicoli incidentati, hanno individuato il veicolo ricercato, una autovettura Citroen C4 Picasso. La comparazione dei pezzi trovati dagli agenti sul luogo dell’incidente rispetto al veicolo ancora danneggiato non ha lasciato dubbi sulle responsabilità del conducente, un cittadino di nazionalità cinese.
Nella mattinata di ieri, sempre a Prato una pattuglia di motociclisti del Reparto Pronto Intervento della Polizia Municipale ha fermato in zona Vergaio un veicolo, condotto da un uomo di 45 anni, con patente revocata da tempo. La persona, già sanzionata in precedenza per guida senza patente, è stata quindi denunciata all’autorità giudiziaria. Il veicolo utilizzato era inoltre sprovvisto di copertura assicurativa e non era revisionato da anni, motivo per cui è stato sequestrato per la successiva confisca. Nella stessa mattinata è stato fermato alla guida di un motociclo anche un cittadino straniero residente da alcuni anni in Italia, che guidava con patente non valida in Italia.
In questo caso alla persona è stata contestata la sanzione di 5 mila euro euro, con fermo del veicolo per tre mesi. Nel fine settimana appena trascorso, gli agenti di Piazza Macelli, durante i vari controlli in orario serale, avevano inoltre trovato un cittadino cinese in possesso di un coltello auto costruito, con una lama affilata a cui era stata collegata una improvvisata impugnatura. L’uomo è stato denunciato per porto abusivo di oggetti atti ad offendere.