Il 4 febbraio 2021, il Procedimento di Aia richiesto da Rimateria per ampliare la discarica con 350.000 metri cubi di rifiuti è stato ritenuto “non procedibile” dalla Commissione dei Servizi della Regione Toscana permanendo il non rispetto delle prescrizioni del punto 3 della Delibera di Giunta n.1414/2019.
“La questione Rimateria è stata al centro della campagna elettorale delle passate elezioni amministrative e finalmente viene riconosciuto anche dalla regione toscana che quel disagio, ritenuto inizialmente solo un disturbo olfattivo ,oggi viene reputato un probabile rischio per la salute, anche se a basse ma prolungate concentrazioni. Infatti “nel periodo novembre-dicembre 2018 è stata effettuata da ARPAT la prima campagna di rilevamento per H2S in zona limitrofa alla discarica, ottenendo valori molto variabili, oscillanti da 7 a 34 μg/m3.
Successive campagne effettuate in località Colmata anche dalla società Rimateria hanno evidenziato percentuali di superamenti oscillanti dal 51 % al 80%, con valori massimi di 23 μg/m3. L'atteggiamento più prudente e in linea con il noto principio precauzionale sarebbe quello di mantenere presso i bersagli umani esposti residenzialmente valori di H2S più bassi possibile e non superiori ai valori soglia di avvertibilità olfattiva del fenomeno, ovvero 7 μg/m3” (risposta del 12/01/2021 della Asl Toscana Nord Ovest Dipartimento di prevenzione alla nota del Comune del 28/12/2020, prot.
46829/2020) -commentano dal Comitato di Salute Piombino-Val di Cornia- Una discarica che, oltre al problema del biogas mai risolto, ha richiesto proroghe su proroghe per ultimare i lavori di messa a norma e chiusura, lavori ancora lontani dall’essere ultimati”.