“Ci siamo seduti, abbiamo rivisto la partita e analizzato gli errori commessi” così ha commentato le domande sull’ultima partita l’allenatore viola. A San Siro sono state fatte mosse arbitrali sbagliate, eppure Pioli quasi evita ogni argomentazione perché vuole ad ogni costo che i giocatori vadano oltre: “Ce la siamo lasciati alle spalle” afferma perentorio. Inoltre: “Diamo per scontato che il compagno non sbagli mai” dice riguardo ai miglioramenti da fare: “Dobbiamo capire che siamo squadra” visto che vuole maggiore dialogo e cooperazione tra i suoi. Per l’attacco categorico striglia: “Domani giocherà Simeone”.
Gli viene chiesto se già il match con la Dea sia uno spareggio firma Europa League, lui evade parlando solo delle qualità avversarie: “Partire a Luglio non è facile per nessuno. Avremo davanti una squadra fisica, difficile e non scontata”. Riguardo al tema contratto alza le sopracciglia prima che il giornalista abbia terminato il quesito, ciò non sta a significare sorpresa, ma che non esistano problemi in questo senso. Infatti: “Se la società vorrà parlare del mio rinnovo, sarò felice di sedermi e firmare”.
Invece sulla visita durante gli allenamenti di Andrea Della Valle risponde: “Quando viene i ragazzi sono molto contenti. Andrea è una presenza gradita anche da me e la sua vicinanza alla squadra è molto importante”.
Chiusa la conferenza, Nove da Firenze è riuscita nel tentativo di porre una brevissima domanda all’allenatore fiorentino: I movimenti di Benassi potrebbero risultare anche una spina nel fianco nei meccanismi della rosa? Mister Pioli ha calato il poker senza cambiare faccia, come sempre gentile e diplomatico ha rigirato: “Portiamo gli esterni sulla linea degli attaccanti. Poi attacchiamo con molti uomini e a volte potremmo restare leggermente scoperti a centrocampo”.
Di sicuro qualche problema sarà risolto, perché sembrava un po’ spiazzato dalla questione evidenziata. Nella rotazione della mediana molte volte rischiamo che Veretout rimanga solo e affronti un numero eccessivo di uomini, soprattutto, visto che Pioli ha raggirato il caos così, se Biraghi sta appoggiando l’esterno sinistro proprio in quell’istante. Il nome che gli abbiamo dato qualche partita fa è “fase intermedia”, poiché rassomiglia un centrocampo a tre privo della mezz’ala destra.
Infatti nei gol a Napoli e Genova Gerson o Fernandes sbagliano i ruoli. Oltretutto il calo prestazionale di Biraghi potrebbe essere dato (Pioli lo saprebbe) dalle mansioni ricavategli: mediano, terzino, esterno. Ha cambiato movimenti da esclusivo verticale a orizzontale-obliquo-verticale.
Non vuole apportare modifiche alle dinamicità del sistema, ma dovrà prendere atto, e forse lo ha preso, che a questa Fiorentina manchi un regista. Applicare Veretout dinnanzi i difensori per formare un classico rombo, rilegarlo in compiti semplicistici (recupero palla, primo tocco con cui dare largo ai contropiedi, abbassarsi verso la difesa) pare un funzionale compromesso finora. Poi Pezzella che imposta molto di più e si cala meglio nel ruolo del libero, aiuta maggiormente i meccanismi. Eppure manca qualcosa.
Domani dovremo prestare attenzione agli esterni, perché sì, l’Atalanta è una squadra passiva e statica, ma quando riesce nell’appoggio esterno risulta sempre difficile da fermare. Ha uomini veloci che puntano la profondità e attaccanti bravi nelle sponde e nel gioco aereo. Quindi le nostre ali d’attacco dovranno ripiegare e Mirallas a sinistra sarebbe, probabile, altamente gradito.