La Galleria Puzzle si trova al Poggetto, su via Tavanti. Qui espongono da alcuni anni pittori, scultori, fotografi e poeti coordinati dal giovane Matteo Castellani.Dal 2013 Puzzle è sinonimo di arte contemporanea, una bottega creativa che rappresenta una esperienza avvolgente di quel futuro che Firenze rifiuta perché stretta, avvinghiata al suo Rinascimento.I locali che ospitano la galleria trattengono oggi tutti i segni del tempo, lasciando intravedere quel che ancora resta di un vecchio fioraio e di chissà quali altre attività precedenti alternatesi nel corso degli anni.Una operazione culturale difficile in una città che tende a chiudere gli occhi davanti ad opere che non abbiano almeno 300 anni di polvere addosso."Guai se non ci fosse stato il Rinascimento - esclama Matteo - non avremmo oggi artisti come Exit Enter o Skim e tanti altri giovani in grado di trasmetterci grandi emozioni dipingendo una parete, una tela o un pezzo di legno.
Lorenzo il Magnifico non fece altro che offrire spazi ed occorrente alle giovani promesse del suo tempo. Ha creduto in qualcosa e qualcuno. Cosa che oggi non riusciamo più a fare". Le critiche possono spaventare. "Suscitare comunque un'emozione non è mai scontato. Volendo cogliere l'aspetto propositivo dello spirito toscano sono arrivato a sposare la tesi che la nostra immensa fortuna derivi oggi da una rabbiosa reazione alle critiche potenti dei fiorentini.
Pensiamo solo al Biancone di piazza della Signoria che all'inizio era solo marmo sprecato per i cittadini. Più sono stati pungolati nel vivo del loro orgoglio e più quei talenti hanno voluto dimostrare tutto il loro valore".Puzzle. "Puzzle è una serie di ambienti che ho voluto mantenere nella loro originalità, da quelle piccole particolarità strutturali rappresentate da un quadro elettrico a pulsanti, sino al vecchio lavatoio, le porte ed i pavimenti affinché la sensibilità di ciascuno possa cogliere l'essenza stessa del vissuto.
Oggi si arriva all'artefatto dell'antichità, tanto vale allora entrare in punta di piedi ed osservare tutto, fare tesoro di quanto è rimasto intatto".Piazza Tavanti. A Firenze non esiste piazza Tavanti. "Qui esiste - spiega Matteo - ci troviamo esattamente al centro. Prima di aprire questa attività che ho intrapreso pur provenendo da tutto altro ambiente, quello della ristorazione, mi sono documentato scoprendo che in passato questo era il crocevia di una linea del tram..
cosa che tra poco si verificherà nuovamente con la Linea 3". Una scuderia di artisti. "Hanno scelto di esporre in questi spazi grandi promesse, soprattutto toscane, che intendono l'arte come una occasione di aggregazione e non di individualità distanti che si combattono una foto in primo piano. All'interno di Puzzle organizzo numerose iniziative. Molto presto gli ospiti avranno anche l'opportunità di fermarsi a degustare del tè, ma già adesso si intrattengono a leggere o parlare tra loro.
non avrei mai voluto gettarmi in una attività convenzionale. Alcuni galleristi mi odiano. Questo è splendido".In corso sino al 31 dicembre l'esposizione ideata per il terzo Anniversary, con il Patrocinio del Comune di Firenze. Venerdì 16 dicembre avrà luogo un reading di poesia in cui i poeti saranno chiamati a scambiarsi i testi, mentre Sabato 31 dicembre è previsto il Capodanno al Puzzle.