Gli ultimi 15 tecnici di prevenzione per la sicurezza sul lavoro entreranno in servizio nelle Asl di Prato, Firenze, Empoli e Pistoia nelle prossime settimane ed entro la fine di agosto ne sarà portata a termine la formazione. 59 sono invece già al loro posto e 12 hanno già ottenuto a Prato la qualifica di ufficiale di polizia giudiziaria.
Il presidente della Toscana Enrico Rossi, assieme al sindaco di Prato Matteo Biffoni, presentano il punto sul piano straordinario, lungo 3 anni, varato dalla giunta regionale per riportare a livello ordinario i rischi per la salute dei lavoratori nelle aziende del pronto moda e delle confezioni di Prato e di tutta l'area vasta della Toscana centrale, nelle imprese a conduzione cinese, ma non solo, attraverso un processo di progressiva emersione e regolarizzazione.Tutto era nato all'indomani del rogo che lo scorso 1 dicembre, proprio a Prato, inghiottì nella notte sette operai cinesi che nella fabbrica che prese fuoco lavoravano, mangiavano e dormivano.Dei 74 tecnici in più assunti per 3 anni nelle 4 Asl coinvolte, il grosso riguarda Prato.
Lì prenderanno servizio in 50, aggiungendosi ai 20 tecnici fin qui presenti. Quattordici opereranno invece a Firenze, 8 ad Empoli e 2 a Pistoia. Il nuovo personale consentirà di garantire ispezioni nelle aziende cinque volte superiori agli standard nazionali, così che nei tre anni del piano tutte le imprese censite e quelle di nuova apertura saranno controllate: 7.700 in tutta l'area vasta metropolitana, quattromila delle quali si trovano a Prato.Si partirà il 1 settembre. Ma nelle prossime sei settimane gli uffici comunque lavoreranno.
Sono state stampate trentamila copie di un opuscolo bilingue che da giugno sono oggetto di distribuzione capillare nelle aziende interessate, anche grazie alla collaborazione delle istituzioni locali e delle associazioni di categoria. Nel pieno dell'estate sarà messa in atto una fitta campagna di comunicazione. E' stato attivato anche un numero verde (800 55 49 52) con mediatori linguistici, a cui gli interessati potranno rivolgersi. La Regione ha messo pure a disposizione delle 4 Procure coinvolte 35 giovani del servizio civile (sono in corso le selezioni, che si concluderanno a settembre) e 12 operatori amministrativi dipendenti delle Asl (otto già trasferiti, tutti gli altri entro il 4 agosto), che saranno di aiuto per smaltire la maggior mole di lavoro derivante dall'intensificazione dei controlli.
Uno importante anche sotto il profilo economico: la Regione investirà 13 milioni di euro in tre anni.Un punto qualificante del piano prevede la stipula di un patto fiduciario, promosso dalla Regione, da parte delle imprese che ne condividono gli obiettivi e che accetteranno di diventare trasparenti attraverso l'identificazione del vero titolare e l'individuazione di un rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. L'adesione potrà essere patrocinata da un'associazione di categoria che, in collaborazione con gli ordini professionali, si attrezzerà per aiutare le aziende in questo percorso con un supporto professionale qualificato e a costi sostenibili.
Le aziende che non aderiranno al patto - soprattutto quelle che pensano di sfuggire ai provvedimenti di chiusura e sequestro riaprendo sotto altro nome, che fanno capo a specifici comparti (non solo il pronto moda e le confezioni) e che operano in particolari contesti urbanistici - saranno tra le prime ad essere controllate.
Il programma dei controlli che sarà svolto dalle Asl è stato portato all'attenzione dei prefetti di Firenze, Prato e Pistoia, ai fini di un'attesa collaborazione da parte delle forze dell'ordine e degli altri soggetti dello Stato che hanno competenza sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.Ovviamente i controlli ordinari svolti sia dalla polizia municipale sia dalle squadre interforze proseguono senza interruzioni anche in questi mesi.