Tra le cassette della frutta, le retine di mozzarelle ed i sacchi di yuta ripieni di legumi sopravvive un mestiere antico ed eccezionale. Non si urla quasi più, sotto gli agli appesi e le cipolle rosse, il prezzo della merce in vendita, ma i cartelli sono ancora belli grandi e variopinti, in alcuni casi finanche simpatici.Nel 2016 Firenze forse rimpiange il Mercato Vecchio e le sue Logge, ma può contare su prodotti selezionati e prezzi contenuti, sguardi genuini e spiriti "fumini" pronti a drizzare le orecchie davanti ad un bisbiglio negativo.
Tutto qui è più sano, anche l'imprecazione. Negli ultimi anni il "flusso" turistico ha riguardato anche il food and beverage e questo ha creato la necessità di rendere più accattivante e fruibile anche un luogo popolare come il mercato: l'esperimento San Lorenzo è riuscito, qualche lamentela sui prezzi, ma la qualità sembra essere indiscutibile.La Yelper Arianna parla così del Mercato a Le Cure: "Quando si vive in una città costosissima come Firenze occorre conoscere alcuni mercati storici della città dove frutta, verdura, oggetti per la casa, vestiti e scarpe si trovano davvero a prezzi molto bassi.
I venditori ambulanti a rotazione cambiano sempre e sono contadini che portano e presentano i loro prodotti sempre con molto orgoglio e direi anche con quel colore verbale che caratterizza i fruttivendoli toscani, simpatici, insistenti e convincenti, torni a casa sempre con qualcosa in più, ma felice di mangiare prodotti gustosi che non hanno niente a che vedere con quel gusto piatto e uguale per frutta e verdura che trovi nelle grandi catene di supermercati fiorentini".
Il Mercato aperto abbraccia l'intera piazza e coinvolge anche le attività di ristorazione presenti nel rione che a dispetto della crisi mantiene una identità di "Firenze bottegaia" così come cantava lo stornellatore Marasco, dal Bar alla gastronomia al ristorante.Un altro luogo cult nel mezzogiorno fiorentino si trova in Sant'Ambrogio dove "puoi assaggiare i prodotti tipici toscani e fare compere, in un'atmosfera molto familiare con il calore e la simpatia dei commercianti" scrive Gianni recensendo le attività del Mercato.Tra le attività ristorative la Trattoria da Rocco di Mangino Gianpaolo & C., I’Trippaio di S.
Ambrogio ed il Caffé Barny di Baracani Paolo che si presenta così: “Tra panini e cappuccini soddisfiamo i più bellini! Poi arrivano i Crodini con i vini e stuzzichini.. non ci manca che il Negroni.. ecco a voi, nostri Signori, soddisfiamo i più ‘mbriahoni!”. "Un primo da Rocco, un panino da Urbano.. da studente di Architettura mi ha sfamato per anni. Per il quartiere e i residenti è un'istituzione. Si sviluppa in parte al coperto, in una struttura di fine '800, e in parte all'aperto, e raccoglie tutta l'essenza di Firenze, colori, profumi, sapori..
se non ci siete mai stati, andateci, qui c'è la vera Firenze, nessun turista, solo indigeni" commenta Matteo. La giovane Selene poi non ha dubbi "Per noi studenti è sicuramente comodissimo e molte volte capita di andare a prendere il pranzo proprio qui. E' una bella tradizione secondo me fare spesa dal salumiere di fiducia o dal panettiere dietro l'angolo, ma non tutti la pensano così! Forse è più comodo andare al supermercato dove trovi di tutto!! Chi lo sa!? Comunque a me piace, e fin quando sarò studentessa alla facoltà di Architettura (spero non troppo pero!) andrò al Mercato!".Ma si mangia bene? Risponde Simone "Devo dire che mi piace sempre! Ha il sapore dell'esperienza genuina.
Alcune bancarelle hanno dei tavolini e puoi sederti a mangiare: un primo, un secondo, un panino, quello che offre il menù e che la tua pancia desidera! Ti ritroverai a tavola con accanto dei perfetti sconosciuti. La filosofia è quella del pranzo veloce: condividi il tavolo, e magari ci scappa anche qualche nuova conoscenza. Sapori veri, relazioni umane: questo è lo spirito del mercato!".Infine una meta irrinunciabile e presente in molte guide turistiche: Il Mercato Centrale o di San Lorenzo.
Un Mercato digitalizzato a tal punto da poter essere visitato in modalità Virtuale e condiviso in diretta dal tavolo attraverso Social.Circa 2750 recensioni su Tripadvisor e per 1500 risulta "Eccellente". Troviamo il feedback di Paolo "Mooolto bello e caratteristico.
Piano terra c'è veramente di tutto non proprio economico però la qualità e la personalità toscana si paga. Primo piano abbiamo mangiato un hamburgher di chianina al toraia spettacolare.. NOTARE: ORE 10 colazione con chianina e x non fare mancare niente un panino da "IL MAGNIFICO" ragazzi che colazione". Secondo Silvia "L'ambiente è veramente bello, moderno, invitante.. vari tipi di cibo, tutti molto ben presentati e per quello che abbiamo potuto assaggiare anche di ottima qualità.
Però si fanno pagare caruccio". "Questo mercato è stupendo a dir poco favoloso - commenta la yelper Francesca arrivata da Salerno - a due passi da piazza San Lorenzo nel cuore del mercatino si trova questa enorme struttura di due piani.. Al primo è possibile acquistare qualsiasi tipo di prodotto toscano caratteristico e non con dei prezzi un po' altini ma comunque i prodotti sono di qualità, ma al primo piano si ha un assaggio del paradiso.
Sono stata a mangiare con mia sorella e dopo una breve perlustrazione non sapevamo quale pietanza scegliere. Abbiamo optato per un panino con hamburger di chianina e una torta befana (tutto favoloso) ma c'erano molte altre pietanze davvero invitanti, è vietato andar via da Firenze senza esser passati di qua.. Vi assicuro che non ve ne pentirete. Ps. Solo a pensarci ho ancora l'acquolina in bocca".Ersilia da Roma: "Al primo piano mi ritrovo davanti ad una versione di Eataly un po' più in formato mercato: da una parte le paste, un altro bancone per i vini, un altro dedicato al veg, le carni, i fritti e la birreria.
Ognuno prende cibo dove vuole e tutti ci ritroviamo ad un grande tavolo. Ho avuto modo di apprezzare un buonissimo veggie burger con stracciatella di burrata e burger di ceci e poi il carroccio di fritti, che però non mi ha convinto per niente. Il tutto accompagnato da un buon calice di Chianti. I prezzi sono più alti di quelli da mercato, ma più bassi rispetto a Eataly, nonostante ci sia l'impressione di maggior attenzione alla provenienza regionale dei prodotti.
Che dire? Se non sapete dove mangiare una cosa al volo a Firenze e volete mangiare senza troppe pretese questo è il posto giusto".La svolta social è la scelta giusta? Salvatore, sempre da Roma, lascia in bacheca una critica sul piano promozionale: "Dietro il rilancio del Mercato Centrale di Firenze c'è uno studio di marketing e comunicazione da manuale. È diventata una "case history", per usare il gergo markettaro.
Ci ero stato non molti anni fa e ricordo l'aria allegra che si respirava: si faceva la spesa ma si mangiava pure comprando direttamente ai banchi, tra battute, grida e sorrisi. Se si è fortunati si trova posto ai tavoli, con la tecnica del "noi andiamo a prendere da mangiare, voi restate qua". I prezzi? Folli! Sarebbero cari perfino in trattoria, figuriamoci al mercato, dove fai la fila, sgomiti per trovare un tavolo e il cibo è servito in plastica o carta. Panini con tagli di carne estremamente poveri come il lampredotto o la lingua costano rispettivamente 5 e 7 euro.
Complimenti a chi ha creato il Mercato Centrale 2.0: obiettivi raggiunti, andateci per vedere come si fa un'operazione di marketing di successo. Se cercate qualcosa di verace invece statene alla larga o restate al piano inferiore".Piace la condivisione.. del tavolo, ma non la fila alla cassa. Il mercato è dunque un luogo tipico sinonimo di qualità, mentre la presenza della materia prima a Km Zero condiziona la credibilità del prodotto finito. Tour virtuali, mega schermi, App e menu selezionabili on line catturano l'attenzione dei nativi digitali, ma alla fine conta ancora il gusto, accompagnato da un sorriso.