In occasione del cinquantesimo anniversario del movimento che con le sue lotte sociali, politiche e culturali ha cambiato a più livelli la nostra società, l'Accademia di Belle Arti e l'Archivio Il Sessantotto di Firenze presentano '68 rewind. Percorsi in realtà aumentata, una giornata per ripercorrere i momenti salienti e i luoghi simbolo di quella storia.
L'iniziativa si terrà martedì 30 gennaio a partire dalle ore 9.30. Primo appuntamento in Accademia (aula del Cenacolo) con la proiezione di Noi eravamo il cambiamento, video documentario prodotto dagli studenti dell'Accademia con il coordinamento di Tommaso Tozzi, docente di Teoria e Metodo dei Mass Media all’Accademia di Belle Arti, e della vicepresidente dell'archivio Il Sessantotto, Adriana Dadà.
Trenta minuti per raccontare, attraverso interviste ai protagonisti di quel tempo, l'Accademia prima e durante il '68. Interverranno Lido Contemori, Andrea Granchi ed Edoardo Malagigi. Dalle ore 12, poi, si passerà dall'Accademia alla città con la passeggiata in realtà aumentata che ci condurrà in ventotto luoghi simbolo del '68 fiorentino, tutti geolocalizzati e resi interattivi grazie all'applicazione Layar.
Basterà scaricarla gratuitamente sul proprio smartphone e scegliere il geolayer 68 per fruire anche autonomamente, dopo il 30 gennaio, dei contenuti prodotti e caricati dagli studenti dell'Accademia: testi, video, foto d'epoca. Gli stessi saranno poi consultabili on-line su www.edueda.net/68, sempre a partire dal 30 gennaio.
Come spiegano in una nota i curatori dell'iniziativa, Adriana Dadà e Tommaso Tozzi, il 30 gennaio è una data simbolo per il ‘68 fiorentino perché proprio in quello stesso giorno "nel 1968 alla fine di una manifestazione di protesta, gli studenti universitari e medi organizzarono un sit-in in Piazza San Marco, mentre una delegazione di rappresentanti di tutte le Facoltà salì dal Rettore a presentare un documento di protesta. All'improvviso le forze dell'ordine presenti fecero partire una carica che provocò contusi e feriti anche gravi; agenti in borghese manganellarono anche gli studenti che si erano recati in Rettorato.
Gli studenti reagirono velocemente: entro il giorno seguente le facoltà furono tutte occupate e il Rettore, l'illustre italianista Giacomo Devoto, si dimise come forma di protesta per non essere stato ricevuto dal Questore. La data può di fatto segnare il consolidarsi di un movimento studentesco fiorentino, che avrà una lunga vita, in parallelo con "il lungo ‘68" che vide altri soggetti sociali entrare in scena".‘68 rewind. Percorsi in realtà aumentata è il frutto delle ultime esperienze di stage condotte da alcuni studenti dell'Accademia all'Archivio Il Sessantotto, ma è anche un work in progress che si auspica una ricerca e implementazione continua del materiale utile per arricchire questa storia complessa.Hanno lavorato al progetto gli studenti: Bianca Ariani, Miriam Buttini, Caterina Calonaci, Giulia Collini, Cristina Giaquinta, Giulia Gigli, Veronika Gordienko Lucio Papone, Marina Pennisi, Mirko Sansavini, Carlotta Scaramuzza, Anna Simula e Carlos Torres e con particolare dedizione Elisa Del Taglia, Sira Laterza, Marta Mazzanti, Federico Niccolai.Fra i contributi video che arricchiscono la geolocalizzazione dei luoghi del '68 a Firenze, interviste a: Angelo Baracca, Annalisia Biagini, Vittorio Biagini, Franca Bonichi, Giovanni Cimbalo, Delio Contemori, Giovanni Contini, Saverio Craparo, Andrea Granchi, Massimo Grandi, Maurizio Lampronti, Edoardo Malagigi, Alidina Marchettini, Anna Maria Cristina Marchi, Patrizia Meringolo, Paolo Milli, Pancho Pardi, Anna Picciolini, Carla Romby, Vincenzo Simoni, Valdo Spini e Ugo Tonietti.
L'iniziativa è gratuita e aperta a tutti.