Al termine della riunione di stamani al Ministero dei Beni culturali, davanti alle segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil, la Rsu e le strutture territoriali, è stata firmata un'intesa dove si riconosce la clausola sociale e si tengono in considerazione i livelli retributivi dei lavoratori impiegati finora. Per questo è stato revocato lo sciopero che era stato indetto per le festività di Pasqua. “Quando si incontrano la politica e la contrattazione, i problemi si possono risolvere”, il commento di Massimiliano Bianchi di Filcams Cgil Firenze.
Disponibilità totale a riportare quanto contenuto nel precedente accordo per i lavoratori dei servizi aggiuntivi dei musei fiorentini, e a metterlo nero su bianco da parte di una Commissione di cui fanno parte il capo di gabinetto del ministro Dario Franceschini e 3 rappresentanti sindacali tra cui Marco Conficconi, segretario generale della Uiltucs Toscana.
“In definitiva oggi alle 11 sigleremo la salvaguardia dei posti di lavoro che chiedevamo” spiega Conficconi, segretario generale della Toscana della categoria della Uil che si occupa di Turismo, commercio e servizi, che ha appena incontrato il ministro Franceschini con alcuni lavoratori e lavoratrici dei musei.
Dopo un primissimo incontro avvenuto stamani alle 9 al ministero, la Commissione è convocata nuovamente alle 11 per stendere il testo definitivo. Nella prima riunione con Dario Franceschini è stato convenuto, spiega Conficconi, “che si cercherà di dare certezze per i posti di lavoro, e certezze sui trattamenti economici sulla base delle normative attuali”.“Abbiamo evitato una figuraccia colossale”. Tira un sospiro di sollievo il presidente Confcommercio Firenze Jacopo De Ria alla notizia che lo sciopero agli Uffizi di Pasqua e Pasquetta è stato revocato. “Sono felice che alla fine si sia arrivati ad un accordo, che oltretutto va nel pieno interesse dei lavoratori dei servizi aggiuntivi delle gallerie.
In particolare i turisti stranieri che da mesi hanno prenotato la loro visita agli Uffizi non avrebbero assolutamente capito il motivo della serrata. Bene dunque che alla fine abbia prevalso il buonsenso. Una città come la nostra, che oltretutto sarà uno dei motori dell’Expo, deve mostrarsi sempre all’altezza delle aspettative”."In un momento in cui il sistema Paese sta facendo un grande sforzo verso il rinnovamento, è necessario che tutte le componenti del mondo del turismo collaborino insieme per lasciare un momento alle spalle le rivendicazioni personali e dare una spinta alla ripresa” dichiara Aldo Cursano, Vice Presidente Vicario di Fipe con delega al turismo e Presidente di Fipe Toscana, che prosegue, “Il patrimonio culturale e turistico di cui l’Italia dispone è certamente una delle chiavi su cui puntare e sarebbe stato inconcepibile vedere gli stessi lavoratori del settore della cultura e del turismo andare contro i propri interessi e quelli dei loro concittadini.
Le conseguenze economiche di questo sciopero sarebbero state disastrose per Firenze, insieme alla pessima immagine data ad una delle città più belle del Pianeta nel vedere chiuso uno dei propri simboli nella giornata di “riapertura” del turismo sia interno che internazionale. Ci auspichiamo che questo atto di responsabilità venga preso come esempio per il futuro”. Fipe ringrazia il Ministro Dario Franceschini per "la intelligente opera di mediazione" e le delegazioni sindacali Filcams CGIL, Fisascal CISL e Uiltucs UIL per aver scongiurato lo sciopero.