Per Ornellaia questa è l’annata più precoce dell’ultimo ventennio: subito dopo le ferie estive è già ora di vendemmia. Lo dice Axel Heinz, Enologo e Direttore. Il grande caldo di luglio ha leggermente anticipato le maturazioni delle uve.
Per fortuna ad agosto sono arrivate le piogge, aspettate e benvenute dopo il lungo periodo di siccità e il caldo che hanno caratterizzato i mesi di giugno e di luglio. Gli eventi temporaleschi hanno rinfrescato le viti e abbassato le temperature, soprattutto notturne. Arrivando così a creare condizioni davvero favorevoli all’espressione aromatica delle uve. Lunedì 24 agosto è iniziata in Ornellaia la raccolta dei primi grappoli di Sauvignon, con degli ottimi valori analitici, un grado potenziale che supera il 13% ed un acidità bilanciata.
Per adesso ci si è limitati alle “milleviti”, i vigneti reinnestati a Merlot, dove è rimasta qualche pianta di Sauvignon intatta. Ma, a cavallo tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, si proseguirà con gli altri Sauvignon per arrivare poi, durante la prima settimana di Settembre, alla vendemmia dei Viognier.
Se dovesse mantenersi l’attuale bella stagione, sarà un buon punto anche per raccogliere qualche vigneto dei rossi.
Sarà una vendemmia all’insegna del calo delle uve raccolte quella che è già cominciata nel territorio della Denominazione della Cortona Doc. Mentre in vigna si raccolgono le uve bianche e i Merlot, le aziende del Consorzio Vini Cortona inviano le prime indicazioni circa l’annata in corso. Un dato condiviso è il calo delle quantità, che al momento è calcolato in previsione sul -10% rispetto allo scorso anno. Un calo dipeso soprattutto dalle alte temperature e la siccità che si sono registrati nel mese di luglio, uno dei più caldi degli ultimi cinquant’anni, e nei primi giorni di agosto.
Meno quantità significa qualità migliore. Anche se non sarà un’annata straordinaria, come si presentava fino al mese di giugno quando dal punto di vista climatico ed evolutivo il vigneto era perfetto, il 2015, se l'andamento climatico delle prossime settimane sarà favorevole, darà comunque dei buoni vini a Cortona. Entrando nei dettagli tecnici, l’annata 2015 ha visto la vegetazione delle viti in anticipo di circa una settimana rispetto alla media stagionale con una ottima cacciata e una buona fioritura.
Il clima di giugno ha permesso anche una buona allegagione alla quale ha fatto seguito un’ottima invaiatura. Di grande livello anche la fase finale della maturazione delle uve, anche se il caldo di luglio ha costretto le aziende ha selezionare un minor numero di grappoli a scapito, come detto, della quantità finale delle uve raccolte. Nessuna malattia in vigna, con assenza di oidio, pochissimi attacchi di peronospora e tignola. Il caldo comporterà anche un leggero aumento della gradazione delle uve, con un grado babo in media più alto di 2 o 3 punti rispetto alla media stagionale degli altri anni.
E’ comunque ottima la previsione delle uve in raccolta. «Il clima degli ultimi anni è sicuramente il nostro peggior nemico – spiega il Presidente del Consorzio Vini Cortona, Marco Giannoni – ma la tecnica in campo e l’esperienza in cantina ormai fanno si che le aziende abbiano gli strumenti per fronteggiare eventuali picchi di caldo come ce ne sono stati quest’anno e pur incidendo sulla quantità, si riesce sempre a portare in cantina uve di livello qualitativo medio-alto». Vendemmia a Cortona vuol dire anche impiego.
Sono centinaia infatti gli avventizi, soprattutto studenti e giovani, che in questi giorni stanno contribuendo al lavoro delle aziende. Il vino a Cortona rappresenta infatti sempre di più un importante indotto economico. Dalla creazione della Doc Cortona le aziende si sono moltiplicate di anno in anno e il settore ha richiamato numerosi investimenti. Attualmente vengono prodotte in media oltre un milione di bottiglie all’anno, mentre il valore economico, con un fatturato medio che supera i 3 milioni di euro.
Oltre 500 sono gli addetti ai lavori coinvolti, senza contare l’indotto (tra turismo e aziende artigiane) che rappresenta per questo borgo toscano. A livello di mercati nel 2014 la bilancia è protesa verso l’estero per il 60% circa. Usa, Nord Europa sono i principali mercati, ma sono in crescita il Canada, Brasile, Cina e Giappone. La restante fetta percentuale va in Italia, Toscana, Lombardia e Lazio in particolare.
Costerà meno da ora in poi acquistare i diritti di impianto della riserva regionale anche per i vigneti di particolare pregio. La decisione è stata presa con una delibera della giunta regionale portata in approvazione dall'assessore all'agricoltura e foreste Marco Remaschi. Il nuovo corrispettivo è fissato in 150 euro a decara, ovvero 1500 euro ad ettaro. E' stato così uniformato il prezzo per tutti i diritti di impianto di superfici vitate della riserva regionale su tutto il territorio della Toscana.