Approvata dal Consiglio comunale la delibera di bilancio consolidato per l’anno 2024. Il documento, presentato in aula dall’assessore alle partecipate, contiene l’aggregazione dei risultati del Comune e dei principali enti partecipati, strumentali e controllati dal Comune rappresentati da oltre una trentina fra fondazioni, società controllate e società partecipate.
Il bilancio consolidato del Comune di Firenze per il 2024 mostra risultati positivi e di solidità dell’ente. È un bilancio che consolida i dati del Comune e delle società partecipate e mostra solidità del conto economico che chiude con risultati economici positivi e migliorativi rispetto a quelli del 2023.
Il conto economico chiude infatti con un risultato d'esercizio di oltre 72 milioni rispetto al risultato 2023 di 45,3 milioni, mentre lo stato patrimoniale prevede una chiusura con un attivo di oltre 6,6 miliardi.
"La Giunta di Firenze ci ha tenuto a sottolineare di essersi espressa sulla vicenda del personale interinale di ALIA che rischia di ritrovarsi senza lavoro. Non ha scelto da che parte stare, ha solo auspicato un ritorno a un positivo dialogo tra vertici aziendali e organizzazioni sindacali. Ricorda un po' il "ma anche" della stagione di Veltroni Segretario, su cui faceva riferimento l'ironia di Crozza, qualche anno fa -dichiara Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune- In pratica il PD di Firenze, con le figure istituzionali che hanno un peso diretto nella partecipata, ha una posizione diversa dal PD della Regione Toscana, probabilmente attento agli equilibri interni della campagna elettorale, che non a caso sembrano voler attaccare l'Amministratore delegato Irace, più che la visione che lo ha portato a ricoprire tale ruolo.
Insoddisfacente la risposta sul richiamo della società al suo personale, per non permettere di esporre i colori della Palestina. Ci aspettavamo che si potesse decidere di usare i mezzi delle nostre partecipate per renderla una pratica comune, non una riproposizione della versione di ALIA-Plures, per la quale non sarebbe nelle regole poter denunciare la totale assenza di rispetto dei diritti da parte del Governo di Israele. Prendiamo atto e ribadiamo la necessità di un'alternativa a questo centrosinistra".
"Reinvestire i dividendi delle partecipate per migliorare i servizi, ovvero investire in impianti e opere per accompagnare la transizione ecologica e ridurre i costi al cittadino". È quanto chiesto, attraverso un ordine del giorno, da Paolo Bambagioni, consigliere comunale della Lista civica Eike Schmidt e presidente della Commissione Controllo del Comune di Firenze, e da Cecilia Del Re, capogruppo di Firenze Democratica; tutte le minoranze, da Sinistra Progetto Comune a Fratelli d'Italia hanno appoggiato l'atto.
"La sindaca – proseguono Bambagioni e Del Re in una nota – può dare un indirizzo preciso alle società partecipate, tra le quali Alia (con oltre 11 milioni di dividendi), Ataf (1 milione e mezzo), Silfi (1 milione e 800 mila), invece di farsi dettare l'agenda dai manager pubblici"
"Tra poco i fondi PNRR – sottolineano i consiglieri – saranno esauriti e questo ci preoccupa per la tenuta degli investimenti di queste società: come farà, ad esempio, Publiacqua ad investire ancora sulle tubature della nostra città per evitare la pesante dispersione idrica in atto, tema che pone sempre Firenze in fondo alle classifiche sul fronte della sostenibilità ambientale? Non possiamo limitarci a pensare al 'qui e ora' e usare queste risorse per ripianare buchi di bilancio, occorre pensare a come impostare un lavoro per ridurre al minimo gli sprechi e rendere più sostenibili le bollette".
L'ordine del giorno si è occupato, poi, anche del tema delle sponsorizzazioni e dei bandi contributi promossi da molte delle società partecipate dal comune, e già criticati dall'associazione dei consumatori: "Molte di queste partecipate promuovono bandi per contributi estranei alla missione della società e sponsorizzazioni, e ciò non ci pare coerente con la loro missione e con la necessità di aiutare le famiglie meno abbienti che si trovano a pagare bollette salate. Per questo, chiediamo alla sindaca – aggiungono Bambagioni e Del Re – di dare come indirizzo alle società partecipate di limitare i bandi contributi per progetti non inerenti al proprio scopo sociale delle società partecipate o controllate stesse, essendo preferibile incrementare la quota di risorse utili ad abbattere il costo delle bollette per i cittadini".