Pescia – Il 5 gennaio sera presso il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Pescia si è verificata un'aggressione verso operatori sanitari, nello specifico da parte di una giovane utente (22 anni), con un quadro di doppia diagnosi su un substrato di fragilità cognitiva seguita inizialmente dal Servizio per le Dipendenze e dal 2023 co-gestita dalla salute mentale e dai Servizi Sociali della Società della Salute della Valdinievole - Settore Tutela Minori.
Nell'ultimo anno si è osservata una spirale in crescendo di agiti comportamentali e condotte antisociali: aggressioni ad operatori e terze persone, ripetuti interventi delle FFOO, denunce, segnalazioni alla Questura, accessi a porta girevole nei vari PS/SPDC dell'Azienda in rapporto ad uso di sostanze e deriva verso la marginalità. La presa in carico territoriale da parte dei servizi e i diversi tentativi di inserimento presso strutture e/o comunità terapeutiche (non andati a buon fine per la scarsa collaborazione e motivazione dell'interessata), non sono bastati a scongiurare quanto poi accaduto. Gli operatori dei vari servizi pertanto hanno segnalato la situazione ai tre procuratori di Firenze con richiesta di incontro al tavolo fasce deboli, vista la difficoltà a tutelare la persona in un percorso di cure volontario e nell'intento di evitare ulteriore escalation.
INOLTRE sabato scorso, 4 gennaio, gli operatori di un Cas (Centro di Accoglienza Straordinaria) hanno segnalato la situazione problematica di un giovane di origini gambiane di 21 anni, che aveva avuto fino a quel momento un percorso regolare e senza apparenti problemi di adattamento, per una valutazione clinica. Era stata concordata una prima visita presso il Centro di salute mentale territoriale per martedì 7, salvo la possibilità di accesso al Pronto Soccorso, in caso di necessità.
Di fatto, questa necessità si è presentata ed è stato ritenuto opportuno un ricovero per un'osservazione più approfondita presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura dell'Ospedale Santo Stefano di Prato. In data 6/1/2025, verso le ore 3 del mattino, il paziente si è scagliato contro il personale curante in maniera improvvisa ed immotivata, procurando contusioni con una prognosi di sette giorni a due infermiere e a una Oss. E' stato necessario l'intervento delle guardie giurate e delle forze dell'ordine e di altro personale sanitario per gestire il grave episodio di violenza.
E' prevista la convocazione di un audit per meglio comprendere le azioni di prevenzione possibili rispetto a simili eventi avversi.