Inaugura il 3 novembre la IX edizione di Zoom Festival, intitolata OSCILLAZIONI dal direttore artistico Giancarlo Cauteruccio. Fino all' 11 novembre il festival ospita in 8 giornate 14 giovani formazioni di teatro e danza in cui spiccano due prime nazionali e una performance site-specific e, novità assoluta, uno spettacolo dedicato ai ragazzi.
Zoom Festival, progetto di Teatro Studio Krypton, è realizzato con il contributo di Scandicci Cultura e Regione Toscana, con la collaborazione di Fondazione Toscana Spettacolo per la serata eXpLo.
Questa edizione propone una panoramica sempre aggiornata dell'area della new performing art, in cui figurano compagnie toscane insieme a compagnie provenienti da varie regioni italiane e per la prima volta un artista brasiliano.
Approfondimenti
La rassegna si apre il 3 novembre alle 21.00 con la performance “Macelleria” di Marcelo Cordeiro (Belo Horizonte), esito di un lungo laboratorio che il regista ha svolto in residenza al Teatro Studio con vari attori e musicisti, in cui ha costruito una polifonia scenica che coniuga i fili dei testi, della musica e del movimento.
Il 4 novembre alle 21.00 è la volta del duo Bandelloni/Martinoli con “Io sono felice – e alla fine dello spettacolo lo sarete anche voi”, scritto, diretto e interpretato dai due attori, che nasce dalla necessità di superare un momento sociale e culturale di grande crisi e depressione economica, per vivere il presente senza la paura del futuro.
A seguire alle 22.15, e per la prima volta sul palcoscenico di via Donizetti, il romagnolo CollettivO CineticO presenta, fresco di debutto e di Premio ricevuto dalla Rete Critica come migliore compagnia 2014, “Miniballetto n. 1”. Uno sciame amplificatore della dinamica che turba l'aria e trasforma il suolo, in cui la danza precipita in una corrente dove l'elemento aereo è paradigma di riflessione sui confini del controllo.
Il 5 novembre alle 21.00 Progetto Brockenhaus, anch'essa ospite per la prima volta a Zoom Festival, propone “...di Giulietta e del suo Romeo”, una rilettura di una delle più famose opere shakespeariane in cui i mitici protagonisti sono simbolicamente rappresentati da due fantocci, agiti da due attori con musiche dal vivo.
Alle 22.15 la compagine toscana Cani presenta “Good vibrations”, spettacolo vincitore del Bando Ripensando Theremin, che vede in scena il danzatore Jacopo Jenna e il musicista Francesco Casciaro. La respirazione definisce in questo concerto la grammatica di un linguaggio coreografico/musicale: ritmo, vibratività dei materiali, trasmissione a distanza, incorporeità dei segnali, rapporto corpo/suono.
Il 6 novembre alle 21.00 va in scena la danza con la serata eXpLo della Rete Anticorpi, in cui tre giovani formazioni, Cuenca/Lauro, Moreno Solinas e Collettivo PirateJenny presentano nuovi lavori: “(Zero) Work in progress - estratto”, “Tame game” e “Pollicino 2.0”.
Il primo è diretto da Elisabetta Lauro, qui anche interprete con César Augusto Cuenca Torres. Zero è il punto mediano tra il negativo e il positivo, tra ciò che è prima e ciò che è dopo, è l' ”hic et nunc”, il qui ed ora. Zero è il presente come verità ultima e inafferrabile. "Tame game”, coreografia di Moreno Solinas, vede in scena lo stesso Solinas, insieme a Igor Urzelai e Sebastian Langueneur. I tre danzatori dipingono un mondo sfrontato ed esuberante in cui testano i loro freni inibitori e riflettono sugli schemi performativi tradizionali, convolgendo il pubblico in uno spiritoso gioco di ruoli.
“Pollicino 2.0”, un lavoro di Collettivo PirateJenny, interpretato da Sara Catellani, Elisa Ferrari, Davide Manico e Carlo Decio, si ispira alla figura di Pollicino, in una sequenza di azioni dinamiche e statiche, alla base di un macrocircuito ellittico che è tracciato dal movimento del protagonista.
Il 7 novembre alle 21.00 il gruppo Uthopia/tra Cielo e Terra mette in scena “Gioco di specchi” di Stefano Massini. Lo spettacolo, diretto e interpretato da Ciro Masella affiancato da Marco Brinzi, è un irresistibile duello teatrale tra due figure leggendarie: Don Chisciotte e Sancho Panza.
Alle 22.15 l'artista veneta Silvia Costa indaga con lo spettacolo “Stato di grazia”, basato su casi clinici raccolti e catalogati nel libro Psychopathia sexualis di Richard von Krafft-Ebing, la condizione di un uomo che la società considera un infame. La sua storia di deviazione mentale si trasforma metaforicamente in una dimensione spaziale.
L'8 novembre alle 21.00 i romani di Clinica Mammut portano in scena “Del sordo rumore delle dita_trascrizione”, un lavoro che muove intorno alle zone liminali di un’esistenza a margine. Pasolini, sullo sfondo, a latere, è una presenza umbratile, sostegno poetico alla drammaturgia del gruppo.
Dalle precedenti tranches con forte vocazione installativa il gruppo presenta una trascrizionein prima nazionale a Scandicci.
Alle 22.15 Fosca presenta “Solo piano con donna #1” - primo studio, regia di Caterina Poggesi.
La performance ha come protagonista la pianista francosenegalese Oumoulkhairy Carroy, in una drammaturgia fisica composta di dialoghi corporei, vocali, musicali, simbolici e semantici.
Il 9 novembre alle 21.00 KanterStrasse presenta “Il borghese gentiluomo”, interpretato da 6 attori diretti da Francesco Manetti, con la collaborazione di Simone Martini, in una rilettura del classico testo di Molière.
Chiude Zoom Festival l'11 novembre alle 10.00 (replica alle ore 11.30) “In Viaggio tra Cielo e Mare”, una produzione dedicata all'infanzia, con la regia di Sarah Vecchietti, realizzato con la tecnica del teatro nero, spettacolo scelto per rappresentare l'Italia al Festival Mondiale del Teatro di Figura a Jacarta.
Durante tutta la rassegna un gruppo di giovani critici diretti da Simone Nebbia e Andrea Pocosgnichdella testata on line Teatro e Critica prenderanno parte al “Laboratorio di riflessione e scrittura critica” e, simulando una vera e propria redazione, daranno vita ad un “giornale” cartaceo che quotidianamente pubblicherà le recensioni e verrà distribuito in tutta la città.
Zoom è un'ulteriore occasione per Krypton di confermare la sua attenzione al coinvolgimento attivo dei giovani; infatti alla parte allestititva collaborano gli studenti del Laboratoratorio sperimentale di teatro – architettura del Dipartimento di Architettura dell'Università di Firenze, e il progetto grafico è realizzato in collaborazione con il corso di Grafica per l'Editoria dell'Istituto Europeo di Design di Firenze.
Media partner di Zoom Festival il magazine on line Fermata Spettacolo.