L'Italia tra una bacchetta argentina e un pianoforte francese: il ritorno di Emilio Pomarico e la prima volta di Roger Muraro all'ORT
Debutto al Verdi di Firenze, giovedì 26 febbraio, con repliche al Teatro Goldoni di Livorno (venerdì 27) e al Teatro Garibaldi di Figline V.no (sabato 28).
Terzo appuntamento per il ciclo Tutto Beethoven con il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra del compositore tedesco. Orfeo soggioga le forze dell'Ade che, irretite dal suo canto, gli dischiudono le porte dell'aldilà per consentirgli di raggiungere l'amata Euridice e riportarla in vita. È questa, secondo una tradizione risalente all'autore stesso, l'immagine che vorrebbe evocare il tempo lento del Concerto n.4 di Beethoven nel contrapporre i mansueti soliloqui del piano, raffigurazione di Orfeo, agli accigliati interventi orchestrali che a poco a poco si placano.
Ad eseguire il Concerto è l'italo-francese Roger Muraro, quarto premio al Concorso Cajkovskij di Mosca nel 1986, oggi docente al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi. Nato a Lione da genitori veneziani, inizia a studiare da autodidatta il sassofono,
già prima del pianoforte e a 19 anni incontra in Conservatorio, Olivier Messiaen, rapidamente affermandosi come uno dei maggiori interpreti del compositore francese, pubblicando molti suoi lavori, in cui Muraro si identifica totalmente. Dotato di una tecnica abbagliante, la sua arte è sempre al servizio della poesia e della sincerità; un’arte, al tempo stesso onirica e lucida, fantasiosa e rigorosa, che applica altrettanto pienamente a Mussorgsky, Ravel, Albeniz, Rachmaninov o Debussy, da Beethoven, Chopin, Liszt e Schumann, sapendo portare alla luce le emozioni, i colori, il Romanticismo e le atmosfere sonore.
A guidare Muraro nella sua prima esperienza all'ORT, sarà l'italo-argentino Emilio Pomarico, direttore e compositore italiano nato a Buenos Aires. Dopo una lunghissima carriera iniziata nel 1981, oggi è regolarmente ospite delle maggiori istituzioni musicali e orchestre europee, e programmi futuri lo vedono impegnato in due produzioni d'opera (Wozzeck all'Opera di Dijon e Salomè all'Opera di Stoccarda) e nella conduzione di Luci mie traditrici di Sciarrino a capo del Klangforum Wien. Torna sul podio della formazione toscana dopo un'assenza di 11 anni, aprendo la serata con il “Canto della ronda degli spiriti” scritto negli anni della Grande Guerra da un Ferruccio Busoni attratto dalle melodie degli indiani d'America, e salutando il pubblico sulle note della Serenata op.11, composta dal giovane Brahms tra il 1858 e il 1860 quando era a servizio della corte principesca di Detmold, in Germania.
- Stagione Concertistica 14_15
- EMILIO POMARICO direttore
ROGER MURARO violoncello
BUSONI Gesang vom Reigen der Geister op.47
BEETHOVEN Concerto n.4 per pianoforte e orchestra op.58
BRAHMS Serenata n.1 op.11
Firenze, Teatro Verdi – giovedì 26 febbraio 2015 ore 21.00 in differita su Rete Toscana Classica
Livorno, Teatro Goldoni – venerdì 27 febbraio 2015 pre 21.00
Figline Valdarno, Teatro Garibaldi – sabato 28 febbraio 2015 ore 21.00
Prezzi: Teatro Verdi | Stagione Concertistica - Posti numerati I settore (Platea e I ordine di palchi) €16 intero - €14 ridotto II settore (Galleria e II, III…ordine di palchi) €13 intero - €11 ridotto (tutti più diritti di prevendita) Biglietti in vendita presso la Biglietteria del Teatro Verdi (tel. 055 21.23.20 – orario 10/13 e 16/19) e presso tutti i punti del Circuito Regionale Box Office. On line su www.teatroverdionline.it
Riprende la collaborazione con la Banca di Credito Cooperativo di Cambiano, da sempre sensibile alle arti, la quale ha scelto di contribuire alla programmazione dell’ORT per far si che la cultura sia sempre di più il volano di sviluppo del territorio. Tutto Beethoven: abbonamento Fai da Te interamente dedicato a Beethoven, che racchiude cinque appuntamenti, tutti imperdibili, per i Cinque Concerti per pianoforte dall'Integrale del compositore tedesco, diramati nel corso della Stagione Concertistica dell'ORT. Prossimo appuntamento giovedì 12 marzo con Lilya Zilberstein e la sua interpretazione del Concerto n.3