Negli ultimi tre giorni sono stati raccolti oltre 200 tonnellate di pesce morto per mancanza di ossigeno. Il Corpo forestale dello Stato è intervenuto immediatamente fornendo il servizio logistico, grazie ai presidi sul territorio di Duna Feniglia e di Ansedonia, e monitorando la situazione collaborando con gli altri enti e associazioni interessate, tra le quali anche quella dei pescatori.
La mancanza di ossigeno nell’acqua che ha causato la morte degli animali è dovuta certamente al gran caldo di questi giorni ma la Forestale sta indagando anche per accertare eventuali responsabilità di chi potrebbe non aver adottato le necessarie misure preventive.
Sono esclusi al momento problemi legati alla salubrità per la popolazione per il consumo alimentare del pesce in commercio e per le frequentazioni delle spiagge limitrofe alla laguna.Il Capogruppo di Forza Italia Stefano Mugnai prepara un’interrogazione: "Stato di calamità naturale, ulteriori risorse da destinare all’emergenza ambientale in laguna di Orbetello e intervento diretto della Regione sulla gestione dell’area". Tre linee di intervento che il Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Stefano Mugnai si prepara a invocare dalla giunta regionale attraverso un’interrogazione annunciata quest’oggi.
"Quanto accaduto a Orbetello – spiega – con la morìa di pesci e fauna acquatica è un fatto impressionante e desinato a minare per lungo tempo gli equilibri di quel delicato e fragile, ma importantissimo, ecosistema. E dinanzi a eventi straordinari, servono reazioni straordinarie. E’ quanto siamo pronti a chiedere alla Regione Toscana".
Secondo l’esponente azzurro, l’intervento diretto della Regione nella gestione della laguna si renderebbe quanto meno opportuno dato il sospetto di sottovalutazioni, da parte del Comune, dei campanelli d’allarme squillati nei mesi scorsi: "A quanto apprendiamo da chi è sul territorio – racconta Mugnai – nella primavera scorsa i biologi avevano già segnalato l’innalzamento termico delle acque lagunari e altri problemi legati al carico organico delle masse vegetali, alla riduzione dell’ossigeno disciolto nella notte, tutte situazioni che il basso livello delle acque non aiutava di sicuro.
Il comitato scientifico, a quanto risulta, si era anche spinto a chiedere una manutenzione degli impianti che consentisse di essere pronti ad affrontare l’estate. A quanto pare non è stato sufficiente, e adesso siamo al disastro ambientale. Adesso bisogna intervenire in via d’urgenza con nuove risorse, e noi siamo pronti a tradurre questa esigenza in atti concreti".