Supermercati con orari prolungati, alcuni 24 ore di seguito. Carrefour, dopo aver sperimentato l'apertura fino alle ore 24, ora nei mesi di luglio ed agosto vuole stare aperto 24 ore su 24. Sono alcuni esperimenti partiti o in via di partenza nelle zone di Massa, Lucca e Pisa. Preannunciati da tempo. E come a suo tempo, anche oggi le tre sigle sindacali confederali Cgil. Cisl e Uil, si sono mobilitate per contestare queste scelte. Si chiede l'intervento dell'amministrazione regionale per inibire, con leggi regionali, che questi esperimenti possano proseguire. Alcuni articoli di una legge della Regione Toscana che limitavano gli orari di apertura, sono stati bocciati nel febbraio 2013 dalla Corte Costituzionale: violavano l'art.117 della Costituzione.
"Fintanto che la nostra economia non uscira' da questa dimensione fieristica e dei relativi gestori dei baracconi che impongono le regole del proprio presunto controllo del territorio, crediamo si fara' poca strada, per tutto e per tutti: produzioni, consumi, servizi, lavori e garanzie connesse. Un esempio per capire meglio la logica dei nostri tre: siamo in tanti -interviene Vincenzo Donvito, presidente dell'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- a domandarci perché alcuni lavori di aggiustamenti stradali debbano essere fatti nelle ore di punta del traffico urbano (con le logiche conseguenze che registriamo costantemente) e non di notte.
“I lavoratori hanno diritto a dormire”, dicono i nostri sindacati. Ma -diciamo noi- dove sono i diritti della quasi totalita' degli altri lavoratori e utenti dei servizi che ci rimettono in tempo, denaro e salute perche' alcuni lavoratori hanno diritto a dormire? Se non si capisce -traendo le logiche conseguenze- questo nostro esempio, ben si comprende perche' oggi i tre sindacati sono sulle barricate".
Nel mese di Giugno un lavoratore extracomunitario stanco di turni di lavoro fino a 14 ore e pagamenti irregolari si è rivolto per denunciare quanto da lui subito. Oggi apprendiamo con soddisfazione che anche a seguito della nostra segnalazione la direzione territoriale del lavoro ha prontamente avviato i controlli al mercato ortofrutticolo. La Filt e la CGIL sono impegnate in una battaglia sulla legalità nel mondo degli appalti. In particolare nel mondo della logistica, ci sono ancora passi avanti da compiere non solo sul rispetto delle leggi ma anche sul rispetto dei contratti e dei diritti dei lavoratori. Crediamo fortemente che solo attraverso la collaborazione tra tutti i soggetti: Organizzazione sindacali, forze dell’ ordine DTL Inps e Inail si possono ottenere risultati importanti nella lotta al lavoro nero e per il rispetto dei diritti dei lavoratori e dei contratti nazionali di lavoro che troppo spesso, come dimostrato dai controlli effettuati, vengono aggirati.
"Un giro d’affari di oltre un miliardo di euro, 700 mercati, 11mila esercizi e più di 13mila addetti. Sono i numeri del commercio ambulante in Toscana, a cui si aggiungono 300 stabilimenti balneari sul nostro litorale, che impiegano tra le 4500 e le 5 mila persone. Un mondo che crea ricchezza e occupazione, ma che rischia di essere travolto dalla direttiva europea Bolkestein: sto lavorando perché la Toscana si batta contro l'applicazione letterale di questa direttiva, ed escluda ambulanti e balneari". Lo afferma il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella (Forza Italia)."Insieme al vicepresidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani - spiega Stella - mi sto battendo per escludere dalla dicitura 'risorse naturali limitate' il suolo pubblico, e quindi far uscire dall'ambito di applicazione della Bolkestein mercati, fiere, chioschi e stabilimenti balneari.
Sono categorie che 'occupano' anziché 'sfruttare' il suolo pubblico; nel caso degli ambulanti lo fanno solo per poche ore alla settimana e non vendono 'risorse naturali limitate', ma semplicemente la loro merce: includere queste attività nella Bolkestein è una forzatura". "La Commissione Ue - sottolinea il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana - ha il dovere di valutare in maniera approfondita l'applicazione della Bolkestein in alcuni Paesi per determinati settori, come i balneari e gli ambulanti.
Siamo l'unica nazione europea che ha 7.000 km di costa, c'è una specificità tutta italiana. E c'è il pericolo che con le aste per assegnare le concessioni non soltanto arrivino le multinazionali, che danneggerebbero le nostre Pmi, ma anche la malavita organizzata, italiana e non, interessata a riciclare denaro sporco. Bisogna che l’Europa si renda conto dei rischi".