Nuovo stadio Empoli: assemblea pubblica

Martedì 30 luglio nella sede Avis di Empoli (Serravalle) alle 21.30

Franca
Franca Ciari
26 luglio 2024 14:53
Nuovo stadio Empoli: assemblea pubblica

Martedi 30 luglio alle ore 21.30 avrà luogo un'assemblea pubblica (sede Avis di Serravalle – Via Guido Rossa ad Empoli) alla quale parteciperà il Sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi, Gianmarco Lupi, direttore organizzativo dell'Empoli Fc e i professionisti del processo di riqualificazione dello stadio Carlo Castellani Computer Gross Arena, la cui presentazione è avvenuta il 15 luglio presso la sala Hospitality dello stadio di Empoli.

L'assemblea sarà aperta al pubblico tanto da considerarlo come il primo appuntamento nel contesto del percorso di partecipazione annunciato dall'amministrazione comunale.

Il quartiere di Serravalle ha costituito un comitato di residenti al fine di poter dire la loro sul progetto di riqualificazione dello stadio da circa 45 milioni di euro che l'Empoli fc ha presentato il 15 luglio scorso.

Come si evince dalla relazione di presentazione (fornita alla stampa presente alla conferenza stampa ) trattasi di “un intervento di PPP (Partenariato Pubblico & Privato ) nella forma del Projet Financing. Tale progetto verrà realizzato in un orizzonte temporale di 36 mesi, comprensivi della fase di progettazione esecutiva e relativa validazione, in un’area di proprietà del comune di Empoli. Il nuovo stadio avrà una capienza di oltre 18.600 posti seduti, di cui circa 100 per i diversamente abili, rispetto ai 16.100 attuali.

Il costo dell’opera è di circa 45 milioni di euro. Il nuovo stadio Carlo Castellani Computer Gross Arena è un’opera di pubblico interesse a beneficio della comunità. In termini di benefici e valore sociale dell’opera, il progetto rappresenta un vero catalizzatore per la riqualificazione dell’intero quartiere con benefici che vanno dalla creazione di offerta di lavoro, ad un aumento dell’attrattività dell’area fino ad una promozione della coesione sociale . Lo stadio del futuro sarà altamente sostenibile da un punto di vista ambientale ed energetico .”

La finanza di progetto è attualmente disciplinata dagli artt. 193, 194 e 195 del Decreto legislativo 31 marzo 2023 n. 36 il c.d. nuovo Codice dei contratti pubblici, Finanza di progetto che si trovano correttamente collocati all’interno della Parte II dedicata ai “Contratti di concessione”, in quanto la finanza di progetto rappresenta una particolare modalità di finanziamento delle concessioni.

Nel nuovo D.Lgs. 31 marzo 2023, n. 36 (“Codice”) rileva la semplificazione dei modelli di partenariato pubblico-privato al fine di favorire gli investimenti da parte dei privati. Ed è proprio nell’ambito della disciplina del partenariato pubblico-privato che si colloca il project financing, un istituto che prevede il finanziamento e la realizzazione di opere pubbliche da parte di soggetti privati, i quali beneficeranno delle entrate economiche derivanti dalla successiva gestione delle stesse.

In pratica i flussi di cassa generati dalla successiva gestione devono essere in grado, nel corso della concessione, del rimborso dei costi di investimento oltre ad una remunerazione del capitale investito dai soggetti privati (cd. “opere calde”). Quindi l’opera realizzata in project financing deve essere in grado di assicurare autonomamente , la restituzione del capitale investito tanto che la valutazione degli operatori economici sull’opportunità o meno di avviare un’iniziativa si focalizza proprio sul progetto e sulla relativa previsione di flussi di cassa (cash flow), mentre passa  in secondo piano la valutazione sull’affidabilità e solvibilità del promotore.

Qualche anno fa  si parlò anche di alienazione dello stadio Carlo Castellani da parte del Comune di Empoli la cui valutazione dell'immobile con il relativo valore congruo veniva affidata all'Agenzia delle Entrate al fine di stabilirne il valore di vendita (12 marzo 2021 comunicato comune di Empoli). Ipotesi che non ha avuto seguito, nonostante il fatto che ad inizio anno la stampa abbia dato risalto alle iniziative delle squadre milanesi di costruire un proprio stadio – l'Inter nel comune di Rozzano, l'altra il Milan, invece a san Donato Milanese tanto da affrontare di nuovo una delle maggiori criticità che investe lo sport italiano che riguarda proprio gli stadi di calcio. Privatizzare gli stadi mediante la cessione di quelli esistenti alle società di calcio potrebbe essere oltremodo vantaggioso anche per le società più piccole che non beneficiano di proficui contratti televisivi insieme ad altre opportunità di cui beneficeranno quelle società calcistiche che avranno l'intenzione di comprare lo stadio dove gioca la propria squadra.

Indipendentemente dalle scelte degli operatori del calcio è bene ricordare che il calcio in Italia rappresenta una delle cinque maggiori industrie, con un volume d’affari pari al 2,7 per cento del Pil. 

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