Nei giorni scorsi è stato approvato il progetto esecutivo dei lavori in accordo con l’amministrazione comunale. Le procedure di gara sono in programma per la fine del mese di aprile e, a seguire, inizieranno i lavori veri e propri che prevedono la demolizione delle parti non recuperabili della struttura ospedaliera costruite negli anni ’70. Il nucleo storico dell’Ospedale San Francesco (risalente al 1700) sarà invece conservato e valorizzato dopo l’espletamento di tutti i lavori che vanno dagli interventi demolitivi, ai lavori di recupero e adeguamento sismico compreso il totale rifacimento delle facciate esterne.
Afferma il sindaco di Marradi Tommaso Triberti: “Non posso che essere soddisfatto. Nella riorganizzazione delle attività sanitarie a Marradi erano due le priorità: la sede del 118 e il recupero dell’ex ospedale San Francesco. La sede del 118 l’abbiamo già inaugurata, ora con questo accordo con l’Asl anche l’intervento sul vecchio presidio passerà dalla carta alla realtà - sottolinea -. Il primo passo, quello di spostare i servizi e di dare una collocazione nuova e funzionale al 118 lo abbiamo fatto, il prossimo è quello di ristrutturare questo edificio e modernizzarlo.
Fin da subito abbiamo lavorato su questo impegno, e insieme all'Asl e all'assessore regionale Saccardi, che ringrazio, abbiamo spinto per rendere più brevi possibile i tempi amministrativi, perché ritenevamo e riteniamo - aggiunge - che i servizi sociosanitari sono fondamentali per un comune come il nostro, distante dai centri urbani più grandi e di confine. Restituiremo il San Francesco ai marradesi facendone una ‘Casa della Salute’ più evoluta: la sede unica dei servizi sociosanitari dove i cittadini potranno rivolgersi per i loro bisogni.
L'accordo è di pochi giorni fa - osserva il sindaco Triberti - e stiamo già iniziando a progettare la nuova struttura in sinergia pubblico-privato e a occuparci di altri progetti per dare più servizi ai marradesi”.
Con il trasferimento delle attività del 118 presso il nuovo prefabbricato e il definitivo spostamento delle residue attività presenti all’interno del vecchio edificio ospedaliero, è stato infatti possibile avviare il percorso di demolizione delle porzioni di immobile in cemento armato. Ormai da tempo tutte le attività che si trovavano all’interno del San Francesco sono infatti state trasferite in altri presidi, in previsione dell’avvio dei lavori: l’ultimo servizio che ha lasciato la struttura è stata la riabilitazione, ora collocata all’interno della RSA Villa Ersilia.
In pratica il recupero del San Francesco si attua in tre fasi: la prima con la quale è stato attuato lo spostamento delle attività, la seconda è quella della demolizione delle parti di immobile non adeguabili sismicamente e la terza fase sarà quella del recupero della struttura che rimarrà e che coincide con l’edificio storico.
Una volta terminati i lavori esterni inizieranno le ristrutturazioni interne dei tre piani dell’immobile che dovrà essere adeguato oltre che dal punto di vista strutturale (statico e sismico), anche dal punto di vista impiantistico e della sicurezza (antincendio, barriere architettoniche, ecc…), oltre ad essere reso coerente con la normativa regionale per l’autorizzazione delle strutture sanitarie, in base alla destinazione d’uso che verrà decisa e che sarà comunque mantenuta a carattere socio-sanitario.
La superficie complessiva attuale dell’immobile è di circa 2.100 mq. La parte che dovrà essere demolita è di circa 500 mq, pertanto dopo le demolizioni resteranno disponibili circa 1600 mq, corrispondenti al vecchio edificio. Il vecchio edificio è costituito da tre livelli. L’importo di spesa previsto ad oggi per l’esecuzione dei lavori di demolizione è di 250.000,00.