I danni derivanti dal fenomeno meteorologico abbastanza estremo di ieri pomeriggio, con raffiche di vento fino a 80 km/h, "sono stati contenuti e sarebbero potuti essere ben più gravi se in questi anni non avessimo fatto una costante politica di prevenzione e riduzione del rischio” afferma l’assessore ad ambiente e protezione civile Alessia Bettini commentando il nubifragio di ieri.
“Ringrazio il personale di Protezione civile, Polizia municipale, vigili del fuoco e direzione ambiente nonché il centinaio di volontari che da ieri pomeriggio e per tutta la notte e la giornata odierna non si sono risparmiati per intervenire in caso di caduta alberi, rami e oggetti, allagamenti o altro – sottolinea Bettini -: da loro, come sempre, è arrivato un contributo eccezionale e insostituibile, segno che la ‘macchina’ ha funzionato”. In totale la Protezione civile ha eseguito una settantina di interventi, così come la Polizia municipale, mentre un centinaio sono stati gli interventi dei vigili del fuoco.
“Ieri – continua – sono caduti una ventina di alberi e una decina di grossi rami, si sono verificati quattro allagamenti e una decina sono state le macchine danneggiate. In totale a Firenze ci sono circa 75 mila piante che fanno parte del patrimonio pubblico. Le classi delle vta vanno dalla A, ovvero le piante appena messe a dimora, fino alla D: in classe D non c’è ovviamente nessuna pianta, perché significa rischio alto di cedimento e quindi un albero in classe D viene tagliato in pochi giorni.
In classe C/D ci sono 500 piante: significa che devono essere monitorate con molta attenzione, ogni sei mesi (la frequenza di monitoraggio viene stabilita dalla SIA, Società italiana arboricoltura). In classe C (rischio moderato) ci sono circa 17 mila piante, di cui 8000 lungo le strade. Qui i controlli si fanno ogni 1/ 2 anni, dipende dalla collocazione dell’albero, se appunto lungo una strada, se accanto a un cantiere, se in un giardino. “Ieri – conclude l’assessore Bettini – abbiamo assistito all’ennesimo temporale violento, quasi tropicale, anomalo fino a pochi anni fa ma che nel futuro prossimo sarà sempre più frequente.
Purtroppo dobbiamo prenderne atto e anzi fare sempre più un’opera di informazione per i cittadini sulle norme e precauzioni di comportamento da mettere in atto per stare il più possibile al sicuro”.