No Tav, convegno fiorentino su passante Alta Velocita'

Il 22 marzo, dalle ore 9.30, presso la sala delle ex Leopoldine in piazza Tasso si terrà il convegno dedicato al “Passante AV di Firenze”

Antonio
Antonio Lenoci
20 marzo 2014 17:07
No Tav, convegno fiorentino su passante Alta Velocita'

Il famigerato sottoattraversamento della città da parte della linea ferroviaria per “Alta Velocita'" torna d'attualita' con l'arrivo di Matteo Renzi al Governo e le notizie di ripresa dei cantieri.

"Il passante e' morto" questa però la ferale notizia che l'architetto Alberto Ziparo annuncia assieme ai No Tav fiorentini: "Coopsette, che adesso si sta fondendo con Unieco in Unisette - spiega - è in gravi condizioni economiche, reduce da un ricorso al concordato preventivo. Occorre dare la parvenza di un lavoro in corso, quindi da giorni stanno piantando i pali che terranno il cassone ancorato al suolo. Sulle terre di scavo, nonostante una legge fatta ad hoc, non c'e' ancora una soluzione".

Il caso Mugello? "Dovrebbe insegnarci molto - sottolinea Ziparo - guardate quante frane ci sono state dopo che i torrenti sono diventati sentieri". La Rete dei Comitati in Difesa del Territorio, Italia Nostra, l'Università di Firenze – DIDA – Dottorato di Ricerca (C. Progettazione Urbanistica) – LAPEI, il Comitato No Tunnel TAV Firenze, questi i promotori dell'iniziativa. Criticità del progetto, e possibili alternative sulla rete ferroviaria esistente, questi i temi storicamente cari.

Aggiungere binari in superficie in modo economico. Questo e' in sintesi lo studio svolto dall'ing Abruzzo dal 1999 "Ho studiato piu' volte la linea e conosco le difficolta': la fattibilita' di raddoppiare i binari e' piu' plausibile di un costoso tunnel". Si, ma esistono strettoie come a Le Cure: "L'ex Circolo sara' da demolire. Andra' fatta una seconda galleria verso lo stabile Telecom vicino alla Stazione di San Marco Vecchio. Presso l'Orticoltura andra' allargata la galleria ed il tratto tra il Giardino e gli Orti del Parnaso e' da rivedere. Altri palazzi, penso verso via Bolognese, non pregiati, saranno comunque sacrificabili rispetto ai costi dello scavo. Poi arrivati allo Statuto sara' tutto piu' semplice".

Tavola rotonda: un confronto con le istituzioni invitate a lartecipare come Enrico Rossi e Dario Nardella e Confindustria, che pero' ha gia' anticipato la propria assenza.

E ancora: "La Magistratura ha bloccato i cantieri rilevando anomalie gravissime dalla truffa nelle forniture di materiali e macchinari difettosi fino alla corruzione con infiltrazioni della camorra legate al traffico di rifiuti" aggiunge il comitato. "Nel migliore dei casi, si avrà uno stallo indefinito dei lavori; nel peggiore una ripresa temporanea e un successivo blocco dovuto all'emergere dirompente dei problemi" Trovare una via d'uscita. "Da qui la proposta di questo convegno in cui si cominci a discutere seriamente come sciogliere il nodo che sta strangolando la città. Con la politica - concludono - ancorata a vecchie idee di grandi infrastrutture completamente scollegate dalla realtà" la politica, dunque, ancorata come la Stazione Foster? Si tratta di vedere a chi spetta la prossima mossa.

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