"Un grande bluff che dura da oltre dieci anni". Così gli esponenti di Fratelli d'Italia oggi in conferenza stampa definiscono la vicenda nuovo stadio della Fiorentina.
A parlarne nella sede di Fratelli d'Italia Firenze di via Frusa, il capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, il consigliere regionale Paolo Marcheschi, il coordinatore regionale Francesco Torselli, l'On. Giovanni Donzelli e il senatore Achille Totaro.
Draghi ha esordito sottolineando "la correttezza da parte di Fratelli d'Italia che ha parlato solo a bando chiuso, a differenza del sindaco e di molti altri partiti. Il bando per la vendita della Mercafir scadeva infatti oggi 29 giugno". Per quanto riguarda l'ipotesi di una cittadella dello sport a Campo di Marte, Draghi sostiene: "bene il progetto, ma sì alla pedonalizzazione di viale Paoli solo se verrà realizzato un sottopasso come quello di Viale Strozzi".
“Nardella la smetta con i trucchetti sulla questione stadio di Firenze – dichiara Marcheschi –. Oggi si chiude il capitolo Mercafir che ha fatto perdere dieci anni di tempo e la credibilità della banda Renzi-Nardella. Adesso Nardella può fare solo fatti, e gli suggeriamo due opzioni fattibili: 1) presentare un progetto reale che non preveda l’abbattimento delle curve come richiesto da Soprintendenza, per il restyling del Franchi; 2) chiarire se il suo partito, in Parlamento, ha i numeri per fare approvare la modifica normativa sui vincoli sugli stadi monumentali. Il resto sono solite chiacchiere che fanno perdere tempo e pazienza ai fiorentini e soprattutto a Commisso. Senza atti concreti è logico che Commisso scelga altri Comuni, lasciando la responsabilità dell’abbandono e degrado del Franchi a Nardella”.
“Se avessimo la bacchetta magica, vorremmo vedere Campo di Marte trasformato in una moderna cittadella dello sport, con viale Paoli interrato e una grande area pedonale a raso destinata allo sport. Il bello è che per questo non serve la bacchetta magica, ma un progetto che esiste dal 2004, ossia da quando Nardella ha messo piede per la prima volta a Palazzo Vecchio – dichiara Torselli –. Da allora, il sindaco, già vicesindaco con delega allo sport e già presidente della Commissione Sport, si è prima innamorato inspiegabilmente dell’area Mercafir, poi ha assecondato tutte le bizze dei Della Valle e oggi viene travolto nell’ennesima boutade politica tutta interna al PD che vede Firenze contrapposta a Campi Bisenzio. Se esiste un responsabile del fatto che oggi Firenze non ha uno stadio degno di tale nome, il responsabile dunque è solo Dario Nardella”.
"La sinistra è vent'anni che promette il nuovo stadio in campagna elettorale – nota Totaro –, Campo di Marte non può perdere lo stadio, sarebbe bene fare il restyling come a Bologna, a Campi non riuscirebbero a fare le infrastrutture attinenti necessarie, presenteremo un emendamento in Parlamento sulla legge per gli stadi".