Un fine settimana di visite guidate: appuntamento al Museo delle Navi Antiche di Pisa che, in occasione del ponte di Ognissanti, sarà aperto con speciali tour tematici nei giorni di venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 novembre alle 15, in Lungarno Ranieri Simonelli, 16 (costo della visita guidata con auricolari: 6 euro in aggiunta al costo del biglietto di ingresso; durata della visita: 2 ore circa, numero massimo di partecipanti: 25; prenotazione obbligatoria allo 050 8057880, oppure scrivendo alla mail prenotazioni@navidipisa.it).
Il complesso delle Navi Antiche di Pisa, il più grande museo di imbarcazioni antiche esistente, con i suoi 4700 metri quadridi superficie espositiva, raccoglie 800 reperti, esposti in 47 sezioni divise in 8 aree tematiche con sette imbarcazioni di epoca romana, databili tra il III secolo a.C. e il VII secolo d.C., di cui quattro sostanzialmente integre. Inaugurata lo scorso 16 giugno dopo più di vent’anni di ricerca e restauro, l’area degli Arsenali Medicei accompagna i visitatori in un vero e proprio viaggio attraverso più di mille anni di commerci e marinai, rotte e naufragi, navigazioni, vita di bordo e della storia della città di Pisa.
La concessione del museo è affidata a Cooperativa Archeologia, che ha seguito negli ultimi anni lo scavo archeologico e il restauro delle navi e dei reperti, sotto la direzione scientifica di Andrea Camilli, responsabile di progetto per la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Pisa e Livorno. L’esposizione è aperta al pubblico il mercoledì dalle 14.30 alle 18.30; il venerdì, il sabato e la domenica dalle 10.30 alle 18.30, info e contatti: info@navidipisa.it e tel. 050 8057880. Per gruppi e scuole: prenotazioni@navidipisa.it e tel. 050 47029. Tutte le informazioni su www.navidipisa.it).
Il progetto di scavo e restauro delle antiche navi di Pisa rappresenta uno dei più interessanti e ricchi cantieri di scavo e ricerca degli ultimi anni. La particolare condizione di conservazione dei reperti racchiusi in strati di argilla e sabbie ha richiesto un considerevole sforzo economico, organizzativo e tecnologico, mettendo a disposizione della ricerca laboratori, depositi, strumentazioni all’avanguardia e logistica devoluti al recupero degli oltre trenta relitti individuati e dei materiali ad essi associati. Il cantiere delle Navi Antiche è quindi diventato un centro dotato di laboratori, depositi e strumentazione che ha visto la collaborazione di decine di istituzioni universitarie e di ricerca italiane e straniere.
Per ulteriori informazioni www.navidipisa.it.