Gigi Proietti non è mai stato banale e ha mantenuto il suo stile anche nella morte: se n'è andato nelle primissime ore di oggi 2 novembre 2020, il giorno del suo ottantesimo compleanno (era nato il 2 novembre 1940). Era ricoverato in ospedale da alcuni giorni per problemi cardiaci.
Dire che Proietti lascia un vuoto incolmabile nel teatro, nel cinema e in generale nello spettacolo italiano è dire poco. La sua interpretazione di "Mandrake" nel film del 1976 di Steno, "Febbre da cavallo", il film che lo consacrò nel mondo del cinema, raggiunse vette probabilmente irraggiungibili.
Ma è soprattutto nel teatro e in tv che Proietti ha avuto una carriera straordinaria. Quanti monologhi spettacolari, sempre pieni di sarcasmo e umanità, anche educativi. Come quando sabato 3 agosto 2013 a Torre del Lago per il Festival Puccini prestò la voce a "Pierino e il lupo", la celebre favola musicale di Sergej Prokofiev, “Pierino e il lupo… e molto altro” fu una meravigliosa festa musicale tra realtà e fantasia: non solo la rilettura di un grande testo classico ma uno spettacolo originale che, nella seconda parte, vide naturalmente “sfogare” le improvvisazioni che Proietti estrasse dal suo repertorio sconfinato di attore comico e teatrale.
A Firenze Gigi Proietti ha recitato spesso, ad esempio (solo per citare alcuni dei più recenti show) al Teatro Verdi nel 2013 con "C'è gente stasera?" e nel maggio 2015 con il suo "Cavalli di battaglia", il meglio del suo repertorio.
Matteo Renzi, ex sindaco di Firenze, commenta così su Twitter: "Andarsene nel giorno dei suoi 80 anni è l’ultimo colpo di teatro di un artista straordinario: addio a Gigi #Proietti".
VERSILIANA, COMMOZIONE E CORDOGLIO. Con profondo dolore la Fondazione Versiliana si unisce al cordoglio per la scomparsa del grande Gigi Proietti, che ci ha lasciati proprio nel giorno del suo 80° compleanno. L'attore romano, uno dei più grandi del teatro, della tv e del cinema italiano, era stato più volte impegnato anche sul palcoscenico del Festival della Versiliana tra cui più recentemente nel 2011 con lo spettacolo “Buonasera, Varietà di fine stagione” e nel 2016 con “Qualche cavallo di battaglia”, sempre accolto da un pubblico entusiasta.
“Un vero maestro del teatro – commenta il Presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti - oltreché un uomo di grande cultura e intelligenza che con la sua ironia e la sua bravura riusciva sempre ad affascinare il pubblico, a far ridere, emozionare e riflettere. Più volte ha calcato anche il palcoscenico della Versiliana con i suoi spettacoli che, neanche a dirlo, andavano sempre tutti esauriti. Proietti diceva “Nella totale perdita di valori della gente, il teatro è un buon pozzo dove attingere”: credo che oggi più che mai – prosegue il Presidente Benedetti - queste sue parole debbano essere tenute mente, per capire l'importanza del teatro e dello spettacolo in una società come la nostra che si trova ad attraversare anche una crisi di valori, che l'emergenza sanitaria e le difficoltà economiche, stanno ancor più mettendo in risalto”.
Al cordoglio si unisce anche il direttore artistico del Festival La Versiliana Massimo Martini:
“La scomparsa di Gigi è un grande dolore per me e per tutto il mondo dello spettacolo. Era un uomo amato da tutti e un vero signore del teatro. Ricordo quando già da ragazzo frequentavo la Versiliana con mio padre Franco Martini, che della Versiliana è stato direttore artistico per oltre venti anni: bastava solo annunciare il nome di Proietti in cartellone per iniziare ad avere le linee del botteghino incandescenti. La gente lo amava e lui sapeva sempre ricambiare regalando spettacoli indimenticabili che emozionavano il pubblico di ogni età con il suo irripetibile talento e carisma. Ciao Gigi!”