"Con Buiatti la Toscana perde non solo uno scienziato di valore internazionale ma anche un uomo che non ha mai disgiunto l'impegno accademico e scientifico da quello politico e civile. Un impegno che, in più occasioni, si è incontrato con le iniziative della Regione sia sul fronte ambientale che su quello dello sviluppo sostenibile, del paesaggio e della qualità della vita in Toscana". Così il presidente della Regione Eugenio Giani ha espresso il suo cordoglio e quello della giunta toscana per la morte di Marcello Buiatti che si è spento oggi all'età di 83 anni.
Il presidente ricorda come Buiatti, cresciuto in una famiglia antifascista e colpito da persecuzioni ai tempi delle leggi razziali, abbia continuato per tutta la vita ad essere testimone, andando di persona nelle scuole, adoperandosi per trasmettere i valori della Resistenza, della libertà e dell'uguaglianza alle giovani generazioni. "Anche in questa veste e in molte occasioni Buiatti aveva partecipato alle manifestazioni organizzate dalla Regione in occasione della Giornata della memoria per ricordare l'Olocausto e studiarne le conseguenze e le cause profonde, portando il suo contributo personale e di studioso".
Grande il dolore espresso da Sinistra Italiana Toscana: "La notizia della scomparsa di Marcello Buiatti è una notizia che non avremmo mai voluto sentire e ci lascia molto addolorati.
Era nato a Firenze nel 1938, e la sua vita è stata dedicata in pari misura alla scienza e alla politica. o per meglio dire all'impegno pubblico dello scienziato e del cittadino.
Dal suo campo specifico, la genetica, nel quale è stato riconosciuto come uno dei massimi esponenti, con una carriera iniziata subito dopo la sua laurea a Pisa, in Scienze Agrarie, i suoi interessi si sono sempre allargati alla dimensione della critica sociale e politica, all'ecologia, alle lotte per la difesa dell'ambiente e della agricoltura.
La sua grande preparazione e la sua curiosità lo rendevano naturale veicolo di diffusione, nella conversazioni private, nelle conferenze, negli eventi pubblici, del sapere e della sua grande, enorme, esperienza politica ed umana.
Aveva cominciato da appena ragazzino, chiuso in casa a Firenze, perché ebreo e ricercato, lui e la famiglia, da nazisti e fascisti, il padre antifascista e membro del CLN.
L'Università a Pisa, dove si laurea in Agraria e diventa genetista nella scuola che in Italia trovava alimento nelle facoltà di Agraria. Una carriera scientifica che ha lasciato la traccia di centinaia e centinaia di pubblicazioni, alle quali occorre aggiungere manualistica, divulgazione, interventi militanti nel campo del sapere e del metodo scientifico e un instancabile impegno come intellettuale e scienziato, docente universitario e ricercatore, a Pisa, a Firenze, in altre sedi universitarie.
Sono tantissimi a Pisa, a Firenze, in Toscana, e dovunque fosse presente, ad essergli debitori, di conoscenza, di stimoli all'agire collettivo, di puntuali chiari ed anche piacevoli interventi scientifici e politici.
Marcello Buiatti era un vero Maestro, e per tanti lo è stato concretamente e fattivamente.
Noi lo ricordiamo anche per il suo impegno di militante di partito, cominciato nello Psiup pisano, passato in anni recenti con tutti noi a Sinistra Ecologia e Libertà, e da ultimo a Sinistra Italiana, e il suo ultimo incarico come Presidente dell'Anpi pisano".